Ricordi dell’estate 2014: parte 4, Manu versus Francia

L’aspettavo non con gioiosa trepidazione bensì con timore e infine è arrivata: la neve. Ebbene sì, sabato mattina mi sono alzata e, guardando fuori dalla finestra, sono rimasta a bocca aperta: nevicava. Aiuto!

Non è un mistero che io non ami l’inverno e che ami ancora di meno la neve, soprattutto in città. Capisco che esulti chi è in montagna e sono felice per costoro, lo giuro, ma non mi convincerete mai sul fatto che la bianca amica sia bella anche in luoghi come Milano dove diventa subito grigia e crea solo un inenarrabile pantano.

Avevo dunque bisogno di escogitare velocemente un piano B, pensare a qualcosa che mi distogliesse dalla neve e dal terrore che si accumulasse. Atteggiamento classico, insomma: quando siamo in una posizione scomoda, quando sperimentiamo qualcosa che non ci fa a sentire a nostro agio, la reazione più facile e immediata è quella di pensare a qualcosa che ci riporti alla nostra comfort zone.

E, pensando a ciò che per me poteva essere una buona comfort zone, è stato istintivo e naturale tirare fuori gli ultimi ricordi di quest’estate: io, turista (quasi) per caso, in giro per la Francia. Momenti che hanno catturato la mia attenzione durante le scorribande tra Moulins, la Bretagna, Parigi, Lione, Menton e Sospel.

Ecco perché il post si chiama Manu versus Francia.

Chi ha vinto? Direi lei, la Francia: come capita ogni volta, è riuscita nuovamente a mettermi K.O. con la sua bellezza. Leggi tutto

Estate 2014: parte 2, la Bretagna oltre il mare

Forse, la Francia era da sempre nel mio destino – chiamiamolo così.
E so con precisione quando iniziò l’amore nei suoi confronti: andavo alle elementari e cominciai a studiare il francese.
Mi assegnarono una corrispondente, una pen friend, come si usava dire in tempi non ancora maturi per SMS, messaggi e-mail, WhatsApp e altre diavolerie del genere: ricordo ancora perfettamente che la mia amica di penna abitava ad Annecy, in Alta Savoia.
Ricordo l’attesa ansiosa delle sue lettere che arrivavano per posta; ricordo che scrivevo le mie, molto semplici, con grande attenzione. Ricordo i due libri di francese di quegli anni, quello con gli esercizi e il sussidiario (si chiama ancora così?): avrò sfogliato il secondo un milione di volte, quasi consumandolo, avida di scoprire i suoi misteri, cercando di decifrare cosa ci fosse scritto col (poco) francese allora in mio possesso.
Alle superiori, la professoressa di francese mi fece innamorare del linguaggio della pubblicità: lei ne era assolutamente affascinata, sosteneva che quel particolare codice rispecchiasse la società. Ora, a distanza di parecchi anni, ho capito quanto avesse ragione e, ancora oggi, mi è rimasta l’abitudine, soprattutto quando sono in Francia, di ascoltare la pubblicità alla radio e di guardare i cartelloni per strada: noto come alcune cose e alcune strutture siano restate immutate e come altre, invece, si siano evolute di pari passo coi tempi. Leggi tutto

Ricordi di sale e di mare: Menton, Roquebrune-Cap-Martin, Éze

La sera di Natale, dopo aver trascorso la giornata coi nostri cari, Enrico e io ci siamo fermati sul divano, per regalarci un momento di relax prima di andare a dormire. Abbiamo acceso la tv, girovagando per i canali. Siamo rimasti ipnotizzati davanti a un documentario, non ricordo nemmeno più su quale rete: ciò che conta è che parlava della Polinesia e in particolare della coltivazione della perla nera. So che molte persone, in questo periodo, sognano – giustamente – la settimana bianca, le montagne, la neve, il fuoco nel caminetto, la cioccolata calda: non ci posso far nulla se, indipendentemente dalla stagione, per me la meta da sogno è sempre e comunque il mare. Non mi importa la stagione, non mi importa di latitudine e longitudine, non mi importa se ci sia il sole o se tiri tempesta, non mi importa se siano i mari caldi o le fredde scogliere del nord: io al mare ci starei ogni giorno della mia vita.

E così mi sono ritrovata a pensare: quand’è l’ultima volta che sono stata al mare? È stato a settembre, un week-end in Francia, in Costa Azzurra, tra Menton, Roquebrune-Cap-Martin ed Éze. La motivazione ufficiale? Il modellismo: abbiamo approfittato del fatto che Enrico dovesse partecipare a un concorso. Come ho spiegato in una precedente occasione, la mia adorata metà fa parte dell’AMIS, ovvero l’Associazione Milanese di Uniformologia, del Soldatino e del Figurino Storico: è un appassionato collezionista nonché pittore di figurini storici e fantasy. La motivazione ufficiosa? Ritagliarci ancora qualche giorno al mare e in Francia, paese che noi amiamo molto e che negli anni abbiamo girato in lungo e in largo. Non ci dispiace mai avere una scusa per tornarci. Leggi tutto

Parigi senza fronzoli e senza lustrini…

Quanto amo viaggiare… Non solo mi piace scoprire posti nuovi, imparare, trovare ispirazioni diverse ma amo anche quella sensazione di sentirsi partecipi di qualcosa di più grande, quel sentimento che può definirsi come “essere cittadini del mondo”.

Nutro un sogno a questo riguardo: mi piacerebbe vivere le città che amo, siano esse in Italia o all’estero, come abitante e non come semplice turista. Mi piacerebbe fare la stessa vita di chi ci sta ogni giorno, guardare le cose attraverso la prospettiva di un abitante. Viverci per un po’ di tempo.

Questa primavera ho avuto un assaggio di questa possibilità con Parigi: Sara, una mia cara amica, si è trasferita nella capitale francese per una bella esperienza di lavoro e io l’ho raggiunta per qualche giorno. Sono stata ospite a casa dei suoi zii che vivono in una zona residenziale deliziosa, alle porte della città: bello essere ospite in famiglia, anziché in un hotel che per quanto chic possa essere non avrà mai il calore di persone che ti aprono la loro porta e che ti accolgono come fossi una di loro.

E con Sara abbiamo deciso di evitare la Parigi più turistica e i soliti itinerari per privilegiare aspetti più normali e quotidiani della città, per viverla un po’ come la vivono le persone che ci abitano. La domenica al mercato tra libri e dischi vecchi, la mostra imperdibile, il negozio dell’usato, il brunch in famiglia. Leggi tutto

Unconventional spirit & people: il mercatino di Alessia Bee L’Alì

Ultimamente lavoro troppo: soprattutto non riesco a mettere un argine tra vita privata e vita professionale. Mi spiego meglio: mi sento privilegiata nel poter fare un lavoro che mi piace e quindi per me non esistono più orari o giorni di riposo, mi ritrovo a fare ricerche anche a notte fonda, guardo i social illudendomi di giocare ma in realtà lavoro, vado in giro per gli affari miei ma trovo sempre uno spunto che finisce col diventare un’idea per un nuovo articolo o per un nuovo progetto… Diciamo che questa è la fortuna e al tempo stesso il limite del fare un lavoro che si ama e che non si considera solo un lavoro, appunto, bensì un sogno e una passione totalizzante.

Ad ogni modo: come direbbe Britney Spears… “Oops! I did it again”, ovvero l’ho fatto di nuovo! Domenica ero invitata dalla mia amica Alessia (che sul mio blog avete già incontrato qui e qui) che ha riunito nel suo piccolo “regno” un gruppo di creativi e amici per una festa d’estate. E io non sono stata capace di stare ferma: mi sono goduta la giornata, alla grande, ma l’atmosfera mi è piaciuta così tanto che ho deciso di ricavarne anche un post per il blog. Come potevo resistere alla tentazione di presentarvi alcune fantastiche menti che ho conosciuto o rivisto??? Leggi tutto

“Dal guardaroba dei gentlemen”, l’iniziativa di ProADAMO Onlus: com’è andata & intervista

Non mi piace lasciare le cose a metà e quindi cerco di portare a compimento ciò che inizio.

Vi ricordate uno dei miei primi post? Parlavo di un’iniziativa importante, quella che ha visto ProADAMO Onlus protagonista a Milano di una vendita di capi da uomo, vintage e second hand, organizzata per raccogliere fondi a favore dei propri progetti di ricerca e sostegno.

Dopo avervene parlato qui, sono andata alla vendita.

Ho curiosato tra i capi (e ho avvistato chicche meravigliose, soprattutto capi di sartoria a prezzi davvero invitanti, guardate le foto che ho scattato e che corredano questo articolo) e ho colto l’occasione per farmi raccontare meglio chi è e cosa fa esattamente ProADAMO. Leggi tutto

SunDay Market allo Spazio Milano c’est chic, domenica 26 maggio

Se avete avuto modo o tempo di leggere alcuni degli articoli precedenti (per esempio questo e questo), penserete senza dubbio che sono in fissa coi mercatini. E non avete torto: come ho già confessato, mercati, mercatini e manifestazioni simili sono una mia passione e per alcuni motivi ben precisi.

In primo luogo, penso che la creatività sia un ingrediente indispensabile e vincente nel contesto storico e sociale in cui stiamo vivendo. Creatività, fantasia, capacità di reinventarsi o di crearsi un lavoro, manualità: sono tutte doti fondamentali in un frangente in cui la parola più ricorrente è “crisi”. In secondo luogo, penso che alcune delle cose più interessanti che la moda possa offrire risiedano proprio tra i giovani talenti. Come tutti i linguaggi, anche la moda deve essere in evoluzione e adattarsi ai tempi: le manifestazioni organizzate per far conoscere coloro non sono ancora famosi diventano quindi luoghi privilegiati per aggiornare e riscrivere codici, nonché ottimi osservatori per capire dove la moda stia andando. E una tendenza è chiara: il “fatto a mano” impazza. Leggi tutto

Una domenica speciale parte 2: il Circo delle Pulci

Eravamo rimasti al racconto della mattinata trascorsa domenica al mercatino di Porta Genova (potete leggerlo qui): ecco il resoconto del pomeriggio, dove in qualche modo sono state ancora presenti… le pulci. Sono infatti passata dal mercato delle pulci al Circo delle Pulci, per la serie “mi piacciono i posti ad alto tasso di creatività e immaginazione”.

Cos’è il Circo delle Pulci? Il nome fa riferimento all’omonimo spettacolo itinerante che ebbe successo tra Ottocento e Novecento e ne riprende tutta la bizzarria in forma moderna. E’ un misto tra un circo e un mercato: da una parte ci sono artisti che si esibiscono dal vivo, dj set, installazioni e piccoli workshop; dall’altra c’è l’area market che propone espositori vintage e hand made; si aggiunge anche una food court che spazia dalle pizze al sushi passando per i cannoli siciliani. Il Circo è itinerante, come da tradizione, e per questa edizione ha scelto una location tipicamente estiva: le piscine Argelati di via Segantini, proprio dietro Ripa di Porta Ticinese. E per fortuna, un sole meraviglioso ha benedetto la giornata, cancellando definitivamente il grigiore invernale grazie all’allegria di questo popolo variegato. Leggi tutto

Una domenica speciale parte 1: il mercatino delle pulci di Porta Genova

C’è un modo facile, efficace e veloce per conquistare la mia simpatia: propormi di trascorrere una domenica in giro per mercatini, soprattutto quelli detti delle pulci.

Il risultato è ancora più garantito se il mercato mi è sconosciuto, quindi se si tratta di una nuova scoperta da aggiungere alla lista dei miei posti preferiti e al mio fedele taccuino Moleskine.

Tra una passeggiata in centro e un giro per mercatini, io non ho dubbi: scelgo la seconda opzione. Trovo i mercatini più interessanti, più stimolanti e si possono fare scoperte davvero originali.

E volete mettere la soddisfazione di essersi aggiudicati qualcosa di particolare senza aver speso una fortuna? Leggi tutto

“Dal guardaroba dei gentlemen”: un’iniziativa di ProADAMO Onlus

Come racconto nella sezione “Chi sono”, per me la moda è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che amo e rispetto.

Come tale, come linguaggio e forma di comunicazione, la moda non può restare chiusa in sé stessa, ma deve necessariamente aprirsi e parlare con tutti i settori della nostra vita.

Ecco perché ho accolto con entusiasmo l’idea di un paio di amici che mi hanno proposto di raccontare qui nel blog un’iniziativa che consente alla moda di occuparsi di qualcosa di molto serio, un problema per il quale essa può diventare un’ottima cassa di risonanza che permetta di arrivare a molte persone. Leggi tutto

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