Pillole di MFW per la prossima bella stagione, SS 19 Lamberto Losani

Lamberto Losani menswear & womenswear SS 19 in un mio scatto realizzato durante la recente MFW

E così, anche settembre è ormai finito portando via con sé la Milano Fashion Week o Milano Moda Donna con l’edizione che ha presentato le proposte degli stilisti per la prossima primavera / estate 2019.
Come ho scritto in un recente post a proposito di Alberto Zambelli, so che – giustamente! – siamo ormai tutti proiettati verso l’autunno e l’inverno, ma mi fa piacere condividere con voi alcune anticipazioni, le collezioni di alcuni stilisti che ho incontrato durante le numerose presentazioni e che hanno attirato la mia attenzione in modo positivo (ebbene sì, confesso di aver visto anche proposte che non mi sono piaciute per niente ma ribadisco ancora una volta quanto io preferisca aprire bocca oppure pigiare i tasti del pc esclusivamente per dare spazio alla positività).

Continuo dunque questo mio piccolo viaggio tirando in ballo una persona che ho avuto la fortuna di incontrare diversi anni fa: era il 2012 quando ho incontrato Saverio Palatella per la prima volta e se parlo di fortuna è perché Saverio è un vero professionista della moda e dei modi in cui essa si fa linguaggio, è un grande anzi grandissimo esperto di maglieria ed è uno sperimentatore (qui trovate un mio articolo su una delle sue sperimentazioni pubblicato da Scenario Magazine, testata con la quale allora collaboravo, qui nel blog trovate invece un post su una sua collaborazione con la cantante Rokia Traoré – giusto per citare un paio di progetti che raccontano l’immensa versatilità di Palatella).

Tra le tante collaborazioni e i tanti progetti che costellano la carriera di Saverio, oggi desidero raccontarvi del suo lavoro in seno a Lamberto Losani, un nome che evoca a sua volta suprema qualità e innovazione: la maison leader nell’ambito del cashmere Made in Italy e che può contare su una storia lunga oltre 75 anni (78, per l’esattezza) si proietta verso il futuro grazie a una nuova sede, un assetto manageriale rinnovato e il debutto del menswear che va ad affiancare il womenswear a partire, appunto, dalla primavera – estate 2019.

Fondato nel 1940 e guidato oggi da Lamberto Losani, persona innamorata di arte e musica e votata all’armonia e alla qualità del bel vestire italiano in maglia pregiata, il brand ha infatti aperto uno showroom a Milano in via Spiga 2, nel cuore del quadrilatero dello shopping di lusso milanese e accanto ai protagonisti del Made in Italy: la foto in alto è stata da me scattata proprio lì lo scorso 22 settembre, quando ho avuto la possibilità di visionare la collezione e di accarezzarla, è proprio il caso di dirlo.

Direttamente dall’Umbria, regione divenuta ormai per antonomasia il distretto del cashmere italiano d’eccellenza, arrivano le nuove collezioni Made in Lamberto Losani, ricercate e dotate di naturale raffinatezza ed eleganza, disegnate dal direttore creativo Saverio Palatella, colui che con talento e capacità ha fatto della maglieria la forza della sua creatività e della sua personale e costante ricerca.
Sotto la sua egida, nasce la costola maschile di Lamberto Losani, brand già a lungo affermato nel womenswear, e si dipana in un percorso creativo fatto di forme confortevoli e destrutturate.

Partendo dal guardaroba di Ernest Hemingway, autore di romanzi indimenticabili e uomo che adorava i pullover di gusto british e le maglie a trecce fisherman, il guardaroba intelligente per l’uomo di Lamberto Losani guarda in direzione dell’arte grafica del giapponese Ikko Tanaka (1930 – 2002) che, per inciso, ha collaborato anche con il grande (grandissimo) Issey Miyake.
Filtrato da un certo gusto nipponico, stemperato da vivaci accenti contemporanei, ispirato ai criteri più evoluti dell’estetica no gender o gender fluid (termine che preferisco poiché più poetico e suggestivo) e del filone athleisure (la tendenza che estrapola lo sportswear dall’ambito di origine per portarlo nella vita di ogni giorno), prende così forma un guardaroba in cashmere ricco nelle lavorazioni e nei colori che, oltre ai classici neutri e al deep blu, prevede anche lampi di rosso: trionfano gli intarsi e le geometrie con qualche riferimento all’esuberante natura hawaiiana.

Forte di uno spirito nomade e cosmopolita, la collezione si rivolge non solo all’esigente clientela italiana, ma anche ai mercati esteri come il Giappone, la Corea, la Germania, l’America.
Le esclusive creazioni di Lamberto Losani sono esposte nelle vetrine italiane e internazionali più ambite e rinomate e lo smart knitwear della maison è diffuso attraverso più di 400 punti vendita selezionati in tutto il mondo (tra i quali
figurano nomi del calibro di L’Eclaireur a Parigi, Maxfield a Los Angeles, IF Boutique a New York, Cashmere & Silk a Mosca, Shinsegae a Seoul) nonché mantenendo solide partnership con i più prestigiosi department store come Harrods, Galeries Lafayette, Isetan e molti altri.

Cosa aggiungere? Mi riempie sempre di grande orgoglio avere conferma di quanto i nostri prodotti più pregiati e prestigiosi siano apprezzati in tutto il mondo.

In principio, ho scritto di aver visionato e accarezzato la collezione e non l’ho scritto a caso: i capi di Palatella per Lamberto Losani vanno toccati e le lavorazioni vanno viste da vicino perché c’è da restare a bocca aperta, ve l’assicuro.
È uno dei frangenti in cui sento l’impotenza delle parole davanti all’esperienza diretta e reale poiché, in questo caso, esse non bastano a descrivere ciò che va toccato e sentito sulla pelle.

Manu

 

A seguire, alcuni outfit della collezione womenswear SS 19 Lamberto Losani (ph. courtesy ufficio stampa).
Per visualizzare la gallery da pc, cliccate sulla prima foto
e poi scorrete con le frecce laterali.

Per seguire il brand Lamberto Losani, qui trovate il sito, qui la pagina Facebook e qui l’account Instagram.

Sei artisti esplorano la Metamorfosi dei Corpi

A come Arte. Quattro lettere, solo quattro, per racchiudere un mondo.
Un mondo ampio, articolato, sfaccettato perché è espressione dell’animo umano, è espressione della nostra parte immateriale, quella che sfugge a confini e definizioni.
Come ho già avuto modo di affermare, per me bellezza e cultura non conoscono genere, non possono essere intrappolate in strutture rigide e devono scorrere liberamente mescolando forme che sono solo apparentemente diverse.

Amo l’Arte perché è modalità d’espressione trasversale.
Perché regala emozioni e sensazioni che spesso sono soggettive, anche se è vero che esistono criteri universali e che esiste la critica degli esperti.
Perché può annullare le distanze di qualsiasi tipo, di epoche, di luoghi geografici, di classi sociali.

Sapete quali sono le mie mostre preferite?
Quelle in grado di creare un dialogo, una convivenza, un ponte, un’armonia.
Quelle che non seguono necessariamente un ordine cronologico bensì tracciano affinità più sottili, mescolando epoche vicine e lontane.
Quelle che riescono ad affiancare nomi celebri e meno conosciuti, evitando di partire da un pregiudizio di superiorità in base alla fama.
Quelle che attribuiscono uguale dignità al lavoro di qualsiasi artista sia che si esprima attraverso un dipinto, una scultura, un’installazione, una foto, un abito.
Un abito, sì. Gli stilisti, il loro lavoro e le loro creazioni sono sempre più spesso i protagonisti di mostre in grandi musei in tutto il mondo. Leggi tutto

Un buon compleanno a me e tanti grazie a tutti :-) :-) :-)

Tante persone pensano che occorrerebbe festeggiare il proprio compleanno facendo qualcosa di speciale e diverso rispetto al solito.

Oggi è il mio compleanno e semplicemente lavoro, ma sono fortunata perché amo profondamente ciò che faccio: ho pensato che la “cosa speciale e diversa” potesse essere quella di festeggiare con qualcosa di insolito qui sul blog. Per esempio, fare un bel collage di miei ritratti in momenti felici appartenenti all’anno che si chiude oggi per lasciare spazio a uno nuovo.

Ma sì, diamoci questa botta di egocentrismo! Io che celebro sempre gli altri, volentieri e con tutto il cuore, per una volta celebro me stessa, anche perché ho bisogno di consolarmi: nonostante sia un’ottimista e una che vede un sacco di bicchieri mezzi pieni, nel compleanno riesco a vedere solo quello che è, ovvero un altro anno che se ne va, sigh.

Già, detesto i compleanni. Anzi, no, non è corretto: detesto il mio. Leggi tutto

Rokia Traoré e Saverio Palatella: musica e moda, Africa e Europa

Ho un debole per l’Africa e per la sua cultura. Mi piacciono i colori e i tessuti, la musica, le danze, le leggende, molte tradizioni ancestrali: mi piace l’anima piena di spiritualità di questo grande continente.

C’è una cantante che si chiama Rokia Traoré: viene considerata la nuova regina della musica africana e sa fondere in un incontro straordinario tradizione e modernità. In occasione della presentazione del suo ultimo album intitolato “Beautiful Africa”, la cantante vestirà alcuni capi della collezione primavera / estate 2013 di Saverio Palatella.

L’album verrà presentato in un tour che toccherà alcune città italiane.
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