Il rosso? Lo amo e lo porto perché supera le mode e dà energia!

Quando mi chiedono quale sia il mio colore preferito sono sempre un po’ in imbarazzo.

Perché? Perché la risposta è piuttosto articolata.

Prima cosa, vado a estro (o follia…) del momento: succede che, per intere settimane, io non riesca a liberarmi del nero, mentre capitano periodi in cui vesto in maniera piuttosto colorata. Passo da un estremo all’altro, insomma, come mi capita spesso e in diversi ambiti: mai mezze misure, io!

C’è da dire che, anche quando sono nel periodo total black, in genere riservo comunque al colore qualche piccolo spazio o almeno un accenno, per esempio attraverso qualche accessorio.

Sono dunque una persona che ama il colore in generale e che non può farne a meno, sia anche solo a piccole dosi.

E tra i colori non ne ho uno preferito in particolare: mi è capitato di scegliere capi e accessori azzurri, verdi, gialli, arancioni. Amo perfino il viola (tanto!), tinta disdegnata da molti: non sono minimamente superstiziosa.

Se devo invece indicare un colore che non mi è particolarmente gradito, devo ammettere che negli ultimi anni faccio molta fatica a portare il marrone: è strano, anni fa mi piaceva e lo indossavo, spesso e volentieri. Leggi tutto

Compleanno, stavolta non ti temo perché penso al kintsugi

Questo è il terzo compleanno che festeggio qui sul blog.
Festeggio si fa per dire: in realtà, in occasione del mio compleanno, avete sempre letto riflessioni un po’ malinconiche.
Quest’anno, però, si cambia regime: desidero tornare a festeggiare davvero il mio compleanno e non perché la mia vita sia diventata perfetta tutto d’un tratto.

Ho iniziato a pensarci una sera, seguendo un dibattito in televisione: una giovane donna affermava che se c’è una cosa che non ha mai aiutato nessuno a ottenere qualcosa è il fatto di piangersi addosso.
Non importa di cosa si dibattesse nello specifico e non importa nemmeno che, a parte questa (inconfutabile) affermazione, la giovane non avesse in verità particolarmente ragione e che fosse anche un po’ supponente e antipatica: importa che quelle parole mi hanno colpita con forza, come se fossero rivolte proprio a me.
Non sono abituata a piangermi addosso, questo no, ma mi capita di sfogarmi su Facebook e in alcuni post qui sul blog, come quelli del compleanno, appunto.
Ecco, ascoltando quelle parole, ho ammesso che in effetti lamentarmi non mi aveva aiutata e non mi aiuta né a ottenere ciò che voglio né a rendermi più simpatica sebbene vi prego di credermi, non è la simpatia ciò che volevo ottenere: non ho mai pensato che piagnucolare sia un modo per ottenere pacche sulle spalle tanto quanto non serve a cambiare le cose.

Ho poi riflettuto anche su altre questioni.
Il 2015 è stato un anno durissimo per tutti quanti e mi riferisco ai fatti che stanno insanguinando il mondo, non ultimi quelli di Parigi.
Non solo, la morte mi è passata accanto colpendomi molto da vicino e portandosi via Emanuele, una persona (giovanissima) alla quale ero affezionata e che desidero ricordare nuovamente proprio oggi, nel giorno del mio compleanno. Leggi tutto

Chi trova Sere Ku (e Serena Ciliberti) trova un tesoro

In quel di Torino, vive e lavora una giovane donna. Ha gli occhi azzurri, una graziosa frangia bionda, un sorriso contagioso e mani d’oro con le quali riesce a trasformare gli oggetti più disparati – metri da sarta, spolette e ditali da cucito, mollette da bucato, forcine, cucchiaini, penne e matite colorate – in monili affascinanti.

No, non è il principio di una favola. È la storia di Serena Ciliberti e del suo brand Sere Ku.

Ripensando a quando ci siamo conosciute, non so se ridere o piangere, anzi, aspettate: sorrido decisamente perché, nonostante una neve fittissima che stava flagellando ininterrottamente la Settimana della Moda di febbraio dell’anno scorso, d’un tratto ho incontrato lei, luminosa perfino in quel giorno da lupi. E lei è riuscita a raddrizzare una giornata decisamente storta (ero fradicia da testa a piedi), facendo sì che mi innamorassi all’istante e perdutamente delle sue creazioni.

Da allora, da febbraio 2013, non ho mai smesso di indossarle: i suoi pezzi sono non convenzionali e sono portatori di ironia, allegria, vivacità e personalità. Se sono di cattivo umore ma tiro fuori una sua collana o un suo bracciale… mi torna il sorriso all’istante.

E poi, quando porto un suo pezzo, mi succede sempre qualcosa di bello e divertente. Leggi tutto

Happy birthday (anche se lo detesto) to me

Di una persona che scrive per passione e per lavoro si potrebbe essere portati a pensare che non resti mai senza parole e che sappia sempre cosa dire.

In realtà non è così, anzi, volete sapere cosa capita a me? Di solito mi inceppo e bisticcio con le parole proprio quando si tratta di spiegare con chiarezza le mie emozioni e i miei sentimenti.

Tutto ciò mi fa sorridere, lo trovo buffo, ma in fondo è ciò che succede in tanti mestieri: c’è un detto che racconta che il ciabattino, dopo aver aggiustato le calzature di tutti, va in giro con le scarpe rotte. Eh, la saggezza popolare…

Scrivo 364 giorni all’anno celebrando il talento e la bravura altrui: l’unico giorno che dovrei dedicare a me stessa, il 365°, quello del mio compleanno, uno in tutto l’anno, non so cosa dire.

La verità è che da bambina aspettavo con impazienza il 26 novembre: oggi, da adulta, lo cancellerei dal calendario. Quest’anno, intanto, l’ho cancellato da Facebook.

E poi scrivi un post qui?, penserete magari voi e non posso darvi torto: ultimamente sono la regina delle contraddizioni e dell’incoerenza. E spesso mi sento esattamente come una pallina dentro un flipper: sballottata. Leggi tutto

Ispirazioni: color power al press day Domingo

Le sfilate regalano momenti di grande emozione: la musica, le luci, le modelle che, capo dopo capo, interpretano una collezione e raccontano una storia. Eppure c’è un altro momento che amo molto: i press day, ovvero quando posso guardare da vicino e toccare. Amo poter accarezzare tessuti e pellami, osservare dettagli e cuciture, scoprire i segreti che portano al risultato finale. Oggi voglio condividere con voi alcune idee e ispirazioni: la fonte è il press day Domingo Communication al quale ho partecipato la scorsa settimana.

Domingo è un ufficio stampa e rappresenta molti clienti: l’agenzia è stata fondata nel 1999 da Enzo Domingo ed è fortemente specializzata nel settore moda. Mi piace molto collaborare con loro e il perché è presto detto: Enzo e il suo staff dimostrano di avere fiuto in quanto, accanto a marchi celebri, schierano nuovi nomi dotati di grande talento, autentiche promesse che – per parafrasare un titolo celebre – saranno famose. Leggi tutto

Un buon compleanno a me e tanti grazie a tutti :-) :-) :-)

Tante persone pensano che occorrerebbe festeggiare il proprio compleanno facendo qualcosa di speciale e diverso rispetto al solito.

Oggi è il mio compleanno e semplicemente lavoro, ma sono fortunata perché amo profondamente ciò che faccio: ho pensato che la “cosa speciale e diversa” potesse essere quella di festeggiare con qualcosa di insolito qui sul blog. Per esempio, fare un bel collage di miei ritratti in momenti felici appartenenti all’anno che si chiude oggi per lasciare spazio a uno nuovo.

Ma sì, diamoci questa botta di egocentrismo! Io che celebro sempre gli altri, volentieri e con tutto il cuore, per una volta celebro me stessa, anche perché ho bisogno di consolarmi: nonostante sia un’ottimista e una che vede un sacco di bicchieri mezzi pieni, nel compleanno riesco a vedere solo quello che è, ovvero un altro anno che se ne va, sigh.

Già, detesto i compleanni. Anzi, no, non è corretto: detesto il mio. Leggi tutto

Hanky Panky: in mutande, sì, ma con stile e ironia!

Quando ero piccola, le gallerie laterali che partono da Corso Vittorio Emanuele a Milano erano piene di sale cinematografiche: una delle più grandi e storiche era l’Excelsior. Quel cinema oggi non esiste più e l’edificio ospita uno shopping center dove moda, bellezza, accessori, cibo e design si incontrano e convivono in armonia: una nuova vita, insomma, per l’indirizzo di Galleria del Corso 4, nel cuore della città, completamente ristrutturato dall’archistar Jean Nouvel. E se questo nome non vi suona nuovo qui su queste pagine, forse è perché vi ricordate di un mio precedente articolo.

Con 4.000 metri quadri distribuiti su 7 livelli e con un involucro architettonico ora avvolto da strisce di installazioni video, con ascensori galleggianti e nastri trasportatori, l’ex cinema Excelsior assurge oggi a nuova icona dello shopping, facendo concorrenza agli altri grandi multistore meneghini. La particolarità di Excelsior risiede anche nella scelta di brand innovativi, particolari e dalla forte identità, come per esempio Hanky Panky. Leggi tutto

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