Fatima Val SS 2016, metamorfosi ed evoluzione

Giorni fa, scambiando alcuni messaggi con un’amica, mi sono trovata a esporle una mia convinzione: sapersi adeguare al tempo in cui si vive è un’esigenza, oggi più che mai, pena la scomparsa, esattamente com’è accaduto ai dinosauri.

D’altro canto, tale mia convinzione non è certo innovativa: l’idea di evoluzione è molto antica e fu elaborata in modo scientifico nell’800, grazie all’opera di studiosi come Charles Darwin e Alfred Russel Wallace.

Darwin e Wallace si basarono su concetti quali la variabilità dei caratteri ereditari, la selezione naturale e la lotta per l’esistenza giungendo alle teorie evolutive che sono oggi le basi fondamentali della biologia: in maniera del tutto analoga, tali teorie possono essere traslate all’evoluzione del modo di pensare. Chi non è capace di far evolvere i propri pensieri e le proprie idee rischia di restare ai margini.

Ecco perché amo il lavoro dei giovani stilisti ed ecco perché amo, per esempio, quello di Fatima Val: il loro pensiero e la loro visione sono in costante evoluzione.

“La trasformazione è uno dei principali processi naturali nonché il più importante principio dell’evoluzione. È una legge generale grazie alla quale la vita stessa esiste: è questa la chiave dello sviluppo che dà origine alla diversità.”

È il pensiero che ho trovato aprendo la cartella stampa che mi è stata consegnata lo scorso 28 settembre, quando ho assistito alla sfilata della collezione primavera / estate 2016. Leggi tutto

Milano Fashion Week: Fatima Val FW 15 – 16

Ci siamo quasi: tra due settimane esatte riparte la kermesse di Milano Moda Donna o, se preferite l’inglese, riparte la Milano Fashion Week.

Stavolta, gli stilisti ci riveleranno la moda per la primavera / estate 2016: voi siete pronti? Io più o meno: al momento ho già seri problemi a guardare da qui a uno, due mesi e ad accettare che la stagione che abbiamo davanti a noi sia quella fredda. Ma si sa, la moda vive in eterno anticipo, quindi me ne farò una ragione e mi focalizzerò – come richiesto a una brava redattrice / blogger – sulla prossima estate: in fondo, pensare alla bella stagione non è mai un grosso sacrificio.

Però, prima di dedicarmi alla moda che verrà, ho un paio di compitini da svolgere: sono rimaste da raccontare le due ultime sfilate alle quali ho assistito in occasione della scorsa edizione di MMD – e che sfilate: come sempre, sono i giovani a chiudere la settimana e io ne sono felice.

Quand’ero piccina, conservavo il boccone più prelibato con lo scopo di gustarlo per ultimo. Mia mamma guardava me e il mio piatto e, sorridendo, mi diceva “ti sei lasciata il boccone del prete”. Non sono cambiata da allora: lascio spesso il meglio in fondo e la settimana della moda mi accontenta, mette i miei preferiti in fondo. Così mi rimane in bocca il gusto migliore.

E, sebbene io sia in ritardo rispetto a quando è stata presentata, in realtà ora è il momento più giusto per presentare le collezione autunno / inverno 2015 – 2016 di Fatima Val. Leggi tutto

Il meglio (e il peggio) della mia Settimana della Moda

Viene preparata a lungo da tutti gli addetti al settore, poi arriva e passa in un attimo: mi riferisco alla Settimana della Moda.

Quella appena terminata ha visto andare in scena (anzi, in passerella) le collezioni relative al prossimo autunno / inverno 2015 – 2016 e così ora sappiamo come ci vestiremo o almeno come gli stilisti ci vestirebbero: non solo, come ormai puntualmente accade a ogni stagione, la settimana è stata accompagnata da un carico di polemiche e discussioni di ogni genere e grado.

Quanto a questo clima di critica, prendo la mia parte di colpa: abitualmente preferisco essere costruttiva e dare spazio a ciò che mi piace, ma oggi desidero spendere anch’io qualche parola su alcuni comportamenti e atteggiamenti che mi hanno lasciato un’impressione molto negativa, purtroppo.

Già, confesso che è stata una settimana dolce e amara allo stesso tempo, ricca di luci ma anche di ombre: nonostante lo scorso ottobre abbia già scritto un altro articolo piuttosto dettagliato sulla questione accrediti, non riesco a stare zitta e desidero tornare a evidenziare un paio di concetti che esulano da qualsiasi distinzione di settore e che dovrebbero appartenere a tutti, qualsiasi mestiere si faccia.

Partiamo dalle ombre, perché preferisco occuparmi subito della parte brutta e riservarmi quella bella alla fine: spero che, mandato giù il boccone amaro, mi rimanga in bocca soltanto il dolce. Leggi tutto

Milano Fashion Week SS 2015: Fatima Val

Posso essere sincera in modo spudorato? Certe polemiche mi fanno sorridere e in questo caso mi riferisco a quella intentata dalla stampa americana verso la nostra Milano Fashion Week, accusata di essere un po’ datata e troppo orientata verso il passato.

A mio avviso, ci sono cose buone ovunque se c’è la volontà di cercarle piuttosto che quella di sottolineare la negatività: cari giornalisti americani, vi lamentate che la moda italiana guardi troppo agli archivi storici e soprattutto agli anni ’70? A me vengono in mente un paio di considerazioni.

In primo luogo, abbiamo la fortuna di avere grandi maison che, in effetti, sono dotate di meravigliosi e ricchi archivi: è vero che bisogna guardare avanti, nessuno è più d’accordo di me su questo, ma al passato non si può certo dare un colpo di spugna, soprattutto a quello di valore.

In secondo luogo, ci sono tanti giovani stilisti che hanno invece testa e cuore già nel futuro.

Io trovo che ci sia spazio per tutti, per chi propone “collezioni vintage” (per citare Vanessa Friedman sul New York Times a proposito di Gucci) e per chi ha voglia di staccare completamente. Un esempio? Fatima Val, una stilista che è talmente avanti che – forse – qualcuno potrebbe esserne addirittura spaventato. Leggi tutto

Milano Fashion Week, i ricordi: giorno 5, a ciascuno il suo

C’è una cosa che mi affascina fin da quando ero una bimbetta: osservare come la Natura non finisca di sorprenderci con forme e colori, popolando il mondo di infinite varianti di animali e piante. E c’è una cosa che invece mi diverte: vedere come noi uomini, da sempre, abbiamo cercato di imitare colei che è nostra Madre. Ciò che la Natura fa con gli esseri viventi, l’uomo cerca di farlo con le proprie espressioni, soprattutto quelle artistiche. E la Moda non fa eccezione: stilisti e designer pensano incessantemente a nuove forme e a nuovi colori.

È per questo motivo che ho deciso di intitolare questo post “a ciascuno il suo”: perché durante il quinto giorno di Milano Moda Donna, domenica 23 febbraio, ho visto cinque collezioni completamente diverse tra loro e ho dunque riflettuto in modo particolare sulla capacità di ogni stilista di declinare la Moda a proprio modo, puntando su materiali, forme e colori completamente diversi.

Guardate e giudicate voi stessi: ecco Sergei Grinko, Vladimiro Gioia, Albino, Moi et “Sid”, Fatima Val. Leggi tutto

La moda che verrà # 6: Fatima Val primavera / estate 2014

Durante la scorsa settimana della moda in febbraio 2013 ho visto una donna-crisalide fatta di luce avanzare nel buio: no, non stavo sognando, ero alla sfilata di Fatima Val (il mio articolo qui). Il percorso continua con la sua seconda sfilata dedicata alla primavera / estate 2014 e si sublima in una moda futuristica ma anche pratica, concreta e vera. Una moda concettuale e al tempo stesso quotidiana e immediata, androgina ma mai estrema; fresca e versatile nel riuscire ad adattare volumi importanti a pezzi più facili, rendendo più immediata la lettura del messaggio stilistico che resta comunque di grande impatto e di grande carattere, indirizzato a una donna forte e dinamica.

L’ispirazione di Fatima parte dal movimento meccanico, da quegli ingranaggi che simboleggiano il divenire e il movimento, il fluido scorrere e il moto perpetuo: la geometria degli ingranaggi – creati dall’uomo – genera movimento fluido – che ricorda la natura. I tessuti sono fluidi ma al tempo stesso corposi: habutai di seta (più leggero dello shantung ma più pesante della seta), rafia effetto pelle, organza. Tagli, inserti e cuciture attraversano in modo sapiente ora abiti ora top, con un effetto deciso e geometrie taglienti: pannelli e foulard creano drappeggi fluidi, con inaspettati tocchi di colore. I colori usati sono il nero, l’avio, il lime e il terracotta. Il risultato è stupefacente: dalle geometrie degli ingranaggi e grazie ai movimenti fluidi scaturisce il disegno delle ali di una moderna farfalla. Leggi tutto

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