Alice Tamburini: così materica, così poetica

Durante la settimana della moda, ho ricevuto un messaggio da un amico: mi invitava ad andare a curiosare alla presentazione di una sua ex-compagna di studi. Mi fido molto di lui e quindi gli ho dato ascolto: sono felice di averlo fatto, perché è grazie a Roberto Neri che ho scoperto Alice Tamburini e la sua Collezione Materica.

Alice ha una formazione da architetto (e sempre più spesso, ultimamente, mi capita di incontrare persone che si muovono ai confini tra moda e architettura): la passione per la materia, soprattutto quella dei tessuti ricercati, e per le forme strutturate si può rintracciare in queste sue origini. Per lei l’abito è una sorta di moderna armatura, una struttura che conferisce identità alla figura e le piace definire il suo lavoro “aggressione della materia”: a emozionarla sono soprattutto gli artisti e tra loro chi riesce a deformare la forma e chi sa creare opere senza tempo. È questo ciò che vuole a sua volta realizzare, ovvero abiti senza tempo, vere opere in movimento: vuole dare voce a un desiderio umano, quello di rendere concreto ciò che è friabile ed eterno ciò che è transitorio e vuole applicarlo alla moda per farla passare da cosa effimera e stagionale a cosa duratura e senza tempo. Le sue ispirazioni? “Alberto Burri coi suoi Cretti, Antoni Gaudí con la Sagrada Família (simbolo delle magnifiche cattedrali gotiche ma anche simile ai castelli di sabbia costruiti dai bambini in riva al mare), i giardini di Roberto Burle Marx (architetto paesaggista e botanico brasiliano) e gli abiti scultorei di Roberto Capucci”. Devo dire che il nome di Capucci in mezzo a grandi artisti e architetti non mi sorprende affatto. Leggi tutto

La moda che verrà # 12: The Wandering Collective primavera/estate ’14

Dovete sapere che nutro enorme rispetto per tutti coloro che riescono ad avviare un processo creativo che ha come risultato un nuovo abito, una borsa, un gioiello e anche una macchina, un quadro, una foto, un libro, un palazzo. Per me essere capaci di creare qualcosa che prima non esisteva è la cosa più magica che esista e anche la più difficile. Il mio rispetto sale proporzionalmente quando il processo si moltiplica per tre e tre sono le persone che lavorano e creano in contemporanea: ho sempre creduto che sia difficile coordinarsi e intendersi, ma da qualche stagione seguo un trio a cui piace smentire questa mia idea, vista la grande naturalezza con la quale riescono a unire le loro tre fervide e diverse creatività in un unico progetto. Sto parlando di Valentina Brugnatelli, Gianluca Soldi e David Wyatt alias The Wandering Collective: tre persone, un collettivo, un’armonia unica nella quale ognuno dei tre mantiene la propria personalità, un concerto del quale si riesce a godere la sinfonia ma anche le singole note dei tre musicisti. Signore e signori, ecco la primavera / estate 2014 pensata da Valentina, Gianluca e David. Leggi tutto

La moda che verrà # 11: Sergio Daricello primavera / estate 2014

Come ho già raccontato, sono una blogger e anche una redattrice per alcune testate. Nonostante la mia scrittura sia fondata sempre e comunque su emozioni e sensazioni, quando scrivo per le testate che mi danno fiducia (grazie sempre!) cerco di rimanere più neutra e di adottare un codice più formale: diciamo che mi sento maggiormente legata al dovere di cronaca e di informazione.

Qui, invece, sono una blogger e posso auto-concedermi il lusso di sbilanciarmi e di lasciarmi andare all’entusiasmo. Questo è un blog personale, non una testata giornalistica: la scrematura è già alla fonte, dato che parlo solo di ciò che scelgo liberamente e personalmente. L’informazione c’è, spero, ma non riesco a slegarla dall’entusiasmo che provo nel condividere con voi tutto ciò che amo.

Tutto questo per dirvi che oggi vi racconto di uno stilista di cui mi sono innamorata fin dal primo istante in cui ci siamo guardati negli occhi: il suo nome è Sergio Daricello.

E a quel primo istante posso dare anche una data precisa: 24 giugno 2012. Allora Sergio era direttore creativo per Giuliano Fujiwara e presentava la collezione uomo primavera – estate 2013, la prima firmata per il brand italo-giapponese. Da allora ho seguito Sergio nelle sue successive collezioni per Fujiwara (qui la donna primavera / estate 2013 e qui l’uomo autunno / invero 2013-14), fino alla sua decisione cruciale: dare vita al brand che porta il suo nome. Leggi tutto

La moda che verrà # 10: Vladimiro Gioia primavera / estate 2014

L’ho scritto anche sulla mia pagina Facebook: i successi delle persone che stimo mi danno carica, mi fanno sperare in giorni migliori, giorni in cui il vero talento e il vero saper fare diventino le uniche discriminanti. Mi piace usare queste parole per introdurre Vladimiro Gioia, stilista giovane ma già affermato: ho avuto il piacere di conoscerlo di persona e sono stata colpita dalla sua passione unita a semplicità e umiltà. Nelle sue parole ho percepito grande preparazione, notevole perizia e immenso amore per ciò che fa.

Dopo anni trascorsi a lavorare per l’azienda di famiglia, alcune stagioni fa Vladimiro ha dato vita a una linea che porta il suo nome. Le sue creazioni sono state subito notate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana che hanno scelto alcuni suoi capi per Spiga 2, il loro negozio ubicato al civico 2 di via della Spiga a Milano: è lo store multibrand dove si possono trovare le proposte dei nomi più promettenti del panorama moda di tutto il mondo. Da lì passano molte celebrità e tra coloro che si sono innamorate di Vladimiro c’è Anna Dello Russo, spesso fotografata con i suoi capi. Leggi tutto

La moda che verrà # 6: Fatima Val primavera / estate 2014

Durante la scorsa settimana della moda in febbraio 2013 ho visto una donna-crisalide fatta di luce avanzare nel buio: no, non stavo sognando, ero alla sfilata di Fatima Val (il mio articolo qui). Il percorso continua con la sua seconda sfilata dedicata alla primavera / estate 2014 e si sublima in una moda futuristica ma anche pratica, concreta e vera. Una moda concettuale e al tempo stesso quotidiana e immediata, androgina ma mai estrema; fresca e versatile nel riuscire ad adattare volumi importanti a pezzi più facili, rendendo più immediata la lettura del messaggio stilistico che resta comunque di grande impatto e di grande carattere, indirizzato a una donna forte e dinamica.

L’ispirazione di Fatima parte dal movimento meccanico, da quegli ingranaggi che simboleggiano il divenire e il movimento, il fluido scorrere e il moto perpetuo: la geometria degli ingranaggi – creati dall’uomo – genera movimento fluido – che ricorda la natura. I tessuti sono fluidi ma al tempo stesso corposi: habutai di seta (più leggero dello shantung ma più pesante della seta), rafia effetto pelle, organza. Tagli, inserti e cuciture attraversano in modo sapiente ora abiti ora top, con un effetto deciso e geometrie taglienti: pannelli e foulard creano drappeggi fluidi, con inaspettati tocchi di colore. I colori usati sono il nero, l’avio, il lime e il terracotta. Il risultato è stupefacente: dalle geometrie degli ingranaggi e grazie ai movimenti fluidi scaturisce il disegno delle ali di una moderna farfalla. Leggi tutto

La moda che verrà # 4: Alberto Zambelli primavera / estate 2014

Sono sempre felice e orgogliosa di seguire i nomi famosi, ma c’è una cosa che mi infiamma, letteralmente: scoprirne di nuovi e assistere allo sbocciare di un talento.

È quindi con grande entusiasmo che vi mostro una delle collezioni che ho più amato durante la settimana della moda, quella di Alberto Zambelli: appena sono entrata nel giardino dello Sheraton Diana Majestic, hotel che è stato scenario della presentazione, sono rimasta senza fiato per lo stupefacente quadro formato dalle modelle vestite con gli abiti dello stilista.

Le sue creature luminose rendevano ancora più suggestivo uno dei luoghi che preferisco a Milano: la colonna sonora meravigliosa e le movenze delle ragazze alternate a momenti di immobilità facevano del giardino un luogo magico e sospeso, una sorta di casa di bambole, vivente e in positivo!

Prima che potessi anche solo intravedere il comunicato, Maximilian Linz (un professionista che stimo e che vede lungo, come si suol dire, con un grande talento nello scegliere talenti sempre stupefacenti e infatti pr di Alberto) mi ha presentato lo stilista e sono stata da loro sollecitata a dare la mia prima impressione a caldo: ho semplicemente detto che mi sembrava di essere sospesa in una dimensione fantastica, dove passato e futuro si incontravano. Quando ho visto il sorriso sul volto di Alberto, ho capito che eravamo in sintonia. Leggi tutto

I FaTi e Hu4me ancora insieme tra arte, moda e charity

I FaTi, ovvero Fanny Raponi e Andrea Tisci: due artisti nei quali credo, profondamente, e un sodalizio che secondo me migliora a ogni nuova esperienza fatta insieme.
Tra Fanny e Andrea c’è amicizia, stima reciproca, comunione di intenti e di spirito: tutte cose che ritrovo nelle loro tele.

Avevo già parlato di loro qui e qui: nel secondo post c’era anche Serena Fumaria col suo brand Hu4me per un evento che aveva visto una bella collaborazione a metà tra moda e solidarietà, protagonisti – appunto – i FaTi e Serena.

Già, io nelle collaborazioni credo fortemente, soprattutto in quelle nelle quali identifico uno scambio mutuo e reciproco: credo nelle sinergie e nelle cose belle che possono nascere.

Mi fa quindi piacere raccontarvi un’altra avventura speciale che si è svolta l’11 luglio al Giacomo Caffè, nella Corte di Palazzo Reale a Milano: il Rotaract San Carlo di Trezzano sul Naviglio, il brand Hu4me e I FaTi sono stati i padroni di casa di un evento che ha celebrato ancora una volta l’unione tra moda, arte e charity.
Il tutto all’insegna del made in Italy e del fatto a mano. Leggi tutto

Oggi mi sento un po’ bricconcella… Bricconcella Bijoux!

Eccoci alle soglie di un nuovo week-end: quelli estivi sono particolarmente frizzanti, sembrano già contenere l’idea di vacanza. Così ho pensato: quale momento migliore di questo per presentare un brand davvero sfizioso?

Sfizioso e divertente, sì: chi l’ha detto che per far felice una donna occorra necessariamente regalarle un gioiello costoso? A volte ciò che serve è un giusto tocco di ironia, qualcosa che ci faccia divertire e sentire belle anche senza spendere un capitale: l’ho scritto in altre occasioni, in ogni donna resta un po’ della bambina che giocava con le scarpe troppo grandi della mamma o col suo rossetto.

In quest’ottica di divertimento e ironia, le creazioni di Bricconcella Bijoux si rivelano semplicemente perfette: il brand ha pensato di realizzare degli orecchini in plexiglass che richiamano tutta una serie di gemme preziose grazie a uno straordinario effetto tridimensionale. Tanti i colori, dal rosso all’arancione, dal verde al blu, dal fucsia al viola, in un mix & match audace nelle tonalità e nelle forme: il plexiglass, inoltre, li rende superleggeri e quindi facilmente indossabili e comodi. Sono nickel free e antiallergici: osservate l’attacco, è una graziosa B, simbolo del marchio, intrecciata con una farfallina. Leggi tutto

Tupi Tupi e il fantastico mondo di Gaia Petrizzi

C’è un aforisma che mi è sempre piaciuto e che dice “bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante”. È del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche ed è molto celebre, tanto che qualcuno ha pensato bene di stamparla sulle solite t-shirt (confesso di averne avuta una e forse ce l’ho ancora seppellita in qualche cassetto).

Trovo che sia molto adatta a colei di cui voglio parlarvi oggi, Gaia Petrizzi. Interpreto il caos come uno stato fertile e l’espressione “stella danzante” è una delle più poetiche ed evocative che abbia mai sentito. Gaia è proprio così, poetica ed evocativa: penso che dentro di sé abbia un bel caos, uno dei più creativi che abbia mai avuto la fortuna di incontrare.

Il nostro è un incontro avvenuto lo scorso febbraio, in una di quelle tipiche giornate nere in cui mi chiedo perfino perché diavolo abbia messo il naso fuori da casa: neve, freddo, contrattempi, nervoso a mille. Ma siamo nel pieno della Fashion Week milanese e ho l’agenda piena di incontri. E quindi devo andare. E mi capita di conoscere lei che cambia il mood a una giornata nata storta. Leggi tutto

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