Le mie scelte in pillole, Christmas edition: Mirror Mirror di Cara Delevingne

Un paio di anni fa, come hanno fatto molti magazine e blog, ho dato anch’io una notizia bomba a proposito di Cara Delevingne, celebre top model britannica.
A 23 anni appena compiuti, Cara ha infatti deciso di dire addio a moda e passerelle (soprattutto alle passerelle), dichiarando di non riuscire più a sopportare lo stress di quel mondo in cui stava conducendo una brillante carriera.

In tale occasione, avevo confessato tutto il mio dispiacere per la decisione in quanto ho sempre avuto un debole per lei.
Penso infatti che Cara sia (o sia stata) una delle poche giovani top model in grado di far rivivere i fasti degli Anni Ottanta, quando le modelle erano le protagoniste quasi assolute: non possiede solo fisico e portamento, ma anche carisma e carattere.
E non ha mai avuto paura di giocare con la sua immagine: fa le smorfie, scherza, è autoironica.
Lei – con le sopracciglia marcate e il comportamento da monella – ha portato disinvoltura in un ambiente che, troppo spesso, ha i nervi a fior di pelle; eppure, la frenesia della moda ha infine stancato e allontanato anche lei (e io mi ero in particolare concentrata proprio su questo aspetto e sulle sue implicazioni).

Dovete sapere che ho avuto il piacere di incontrare Cara a Milano in settembre 2012 in occasione della Settimana della Moda, dopo una sfilata.
Difficilmente chiedo alle persone famose di poter essere fotografata con loro, è una cosa che mi infastidisce e mi imbarazza: lei, però, era divertita dal farsi fotografare con tutti e si prestava volentieri, smorfie incluse, così mi sono lanciata anch’io e la foto è nel post che ho citato in principio.

Considerata la mia grande simpatia nei confronti di Cara Delevingne, sono stata felice quando ho ricevuto un comunicato stampa dalla casa editrice De Agostini (DeA) con l’annuncio dell’uscita di Mirror Mirror, il suo romanzo di esordio.

Ebbene sì, l’ex top model ha scritto un libro che, qui in Italia, è uscito lo scorso 10 ottobre.
Mirror Mirror è un romanzo che esplora i temi dell’amore, dell’amicizia e dell’identità, ma soprattutto dell’insolubile conflitto tra quello che si è e quello che si finge di essere.
È una storia, dunque, che vuole essere provocatoria – soprattutto oggigiorno, soprattutto nell’epoca dei social network e di una vita virtuale che sempre più affianca quella reale.

Cara narra la storia di Red, Leo, Naomi e Rose, quattro ragazzi diversi ma uniti da un’unica passione: la musica.
Ed è la musica a renderli non solo una band, i Mirror Mirror, ma anche una famiglia.
I quattro sembrano inseparabili, almeno fino al giorno in cui Naomi scompare nel nulla: la polizia la ritrova in condizioni disperate sulle rive del Tamigi e da quel momento niente è più come prima.

D’un tratto, un pezzo delle vite di Red, Leo e Rose sembra irrimediabilmente perso perché Naomi era la più solare di tutti e l’amica migliore del mondo.
Ma, in verità, la ragazza nascondeva un segreto in fondo al cuore, un segreto tanto inconfessabile che nessuno avrebbe mai potuto immaginarlo; mentre Rose si abbandona agli eccessi e Leo si chiude in sé stesso, Red non accetta invece il destino dell’amica. Ha bisogno di sapere, di capire.
Che cosa ha ridotto Naomi in quello stato? Può davvero trattarsi di un tentato suicidio, così come crede la polizia?

Per scoprire la verità, Red dovrà trovare la forza di guardarsi allo specchio, dovrà conoscersi e imparare ad amarsi per quello che è.
Perché, a volte, bisogna accettare che niente è ciò che sembra e che la realtà può essere capovolta: in fondo, accadeva anche ad Alice di fare una scoperta del tutto simile in Attraverso lo specchio, il romanzo scritto da Lewis Carroll nel 1871 come seguito del suo primo successo Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Classe 1992, nata a Londra, Cara Delevingne ha raggiunto il successo mondiale nel 2009 ed è stata nominata Modella dell’Anno ai British Fashion Awards nel 2012 e nel 2014.
Da subito, Cara ha dato dimostrazione di essere dotata di una personalità poliedrica, affrontando con disinvoltura la musica (in un ulteriore post qui nel blog ho raccontato di una sua collaborazione con la cantante Rita Ora) fino ad arrivare al cinema (la sua carriera da attrice è iniziata nel 2012 con il ruolo della Contessina Sorokina nell’adattamento cinematografico di Anna Karenina diretto da Joe Wright).
Dopo la prima pellicola, ha preso parte a diversi film tra i quali Città di Carta, Suicide Squad, Valerian e la città dei mille pianeti.

Confermando di essere una persona intelligente e oculata, per il suo primo romanzo Cara ha pensato bene di rivolgersi a chi vive la scrittura come un mestiere a tempo pieno: Mirror Mirror è infatti il risultato di un lavoro a quattro mani con l’autrice di bestseller Rowan Coleman.

Ed ecco perché ho deciso di parlare del libro ora: trovo che Cara e Mirror Mirror siano perfettamente in sintonia con la rubrica Le mie scelte in pillole e con la Christmas Edition, il ciclo speciale con il quale desidero suggerire di mettere talento sotto i nostri alberi di Natale, quel talento che sostengo tutto l’anno.
Primo perché ho sempre affermato che Cara ha talento (l’ho apprezzata, l’apprezzo e la seguo per questo) e perché l’ha dimostrato in ogni avventura che ha intrapreso; secondo perché mi piace chi decide di evolversi e di cambiare pelle (imparo dai miei errori e non rifarò due volte quello che feci anni fa con Giorgio Faletti) ma che lo fa avendo il buon senso di farsi guidare e accompagnare da qualcuno più esperto.
Anche questo è talento, il talento dell’umiltà e dell’intelligenza.

Manu

Se l’idea vi piace e se volete acquistare Mirror Mirror di Cara Delevingne, qui lo trovate sul sito DeA da dove viene anche l’immagine qui in alto (fotografia di Cara Delevingne © Anthony Harvey / Getty Images) e lo trovate sia in versione cartacea sia come ebook. Vi faccio anche un regalo: qui trovate un’anticipazione del libro 🙂
Se volete seguire Cara attraverso i social: qui trovate la sua fanpage in Facebook, qui l’account Twitter e qui quello Instagram.

Mi piace raccontarvi qualcosa anche di Rowan Coleman.
La scrittrice vive con la sua numerosa famiglia e i due cani in una casa (piuttosto affollata!) nella contea di Hertfordshire, nel Regno Unito: divide il suo tempo tra la famiglia e l’attività di autrice di narrativa per adulti e per ragazzi.
Qui trovate il suo sito e qui il suo account Twitter.

Brexit, i miei pensieri tra sogni europeisti e british icon

Brexit… Leave or Remain? That is the question! (credit NextQuotidiano)

Non sono un’esperta né di politica né di economia: cerco di seguire entrambe perché mi interessano, ma la verità è che le notizie connesse spesso mi lasciano perplessa o disorientata.
Sulle questioni sociali sono molto decisa: se si tratta di condannare tragedie come gli omicidi di genere o di schierarmi per garantire uguaglianza di diritti a tutti, sono determinata e inflessibile, mentre su tante questioni politiche ed economiche sono dubbiosa e mi è più difficile farmi un’opinione definitiva e prendere una posizione assoluta.

Tutti sanno che il 23 giugno il Regno Unito ha votato sulla Brexit, ovvero l’uscita dall’Unione Europea.
Tutti sanno anche quale sia stato l’esito del referendum: il Leave ha prevalso con il 51,9% dei voti. I britannici che hanno votato Leave sono stati 17.410.742; il fronte Remain ha ottenuto 16.141.241 voti.
La Scozia, l’Irlanda del Nord e Londra hanno votato largamente per il Remain; il Leave ha prevalso nel resto d’Inghilterra e in Galles. Insomma, altro che… regno unito!

In parole povere, sarà Brexit, ovvero il Regno Unito lascerà l’UE.
E, intanto, gli effetti – tutti negativi, al momento – si fanno sentire.
La sterlina è andata a picco, Borse e mercati finanziari sono andati in rosso in tutto il mondo. Da giovedì scorso, regna una sensazione di incertezza per il futuro, soprattutto in campo economico.
David Cameron, il primo ministro britannico, si è dimesso.
L’Europa sta rispondendo a muso duro: Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, seguita a ribadire la volontà di iniziare immediatamente i negoziati con Londra (che temporeggia) in vista della Brexit.
Pare che Scozia e Irlanda del Nord siano decise a non seguire la maggioranza inglese nel divorzio da Bruxelles e si parla di referendum (in Scozia) per sancire il divorzio.
Intanto, i pentiti del Leave aumentano e qualcuno chiede che il referendum venga ripetuto.
È un bel disastro, insomma, un autentico terremoto che scuote non solo il Regno Unito e non solo l’Europa.

Ecco, questa è una di quelle questioni politiche ed economiche molto ingarbugliate e nella quale ci sono infinite variabili: lascio le analisi profonde a chi se ne intende, tuttavia vorrei esprimere tre pensieri abbastanza precisi, soprattutto dal punto di vista sociale e culturale. Leggi tutto

Chanel Haute Couture primavera / estate 2016 tra sogno e realtà

Mi trovo in un gran bel posto, sebbene non sappia dargli un nome; in realtà, non saprei nemmeno dire come io sia arrivata qui.
C’è tanta luce e, proprio davanti a me, un prato perfetto assomiglia a un tappeto verde: in fondo, vedo una bella casa in legno. L’atmosfera è tranquilla, serena.
D’un tratto, vedo una figura uscire dalla casa: avanza verso di me, si avvicina con passo leggero e senza fretta, dunque ho tutto il tempo di mettere a fuoco i vari dettagli.
È una giovane donna: indossa una giacca in tweed e una pencil skirt lunga fino al polpaccio. Noto anche i capelli, elegantemente raccolti in uno chignon molto particolare, e le sue scarpe, delle zeppe in sughero con tomaia bicolore. Da grande estimatrice di gioielli, non posso fare a meno di notare la meraviglia che indossa, ovvero un’ape graziosamente appuntata sulla giacca: sembra viva tanto è vibrante di luce e colore.
Non riconosco la giovane donna così come continuo a non riconoscere il luogo.
Eppure, tutta la situazione ha qualcosa di così familiare… Leggi tutto

Cara Delevingne e i mocassini nei quali imparare a camminare

La modella Cara Delevingne ha deciso di dire addio a moda e passerelle: 23 anni appena compiuti, britannica, ha dichiarato di non riuscire più a sopportare lo stress del mondo in cui stava conducendo una brillante carriera.
A me dispiace: ho da sempre un grande debole per lei.
Penso che Cara sia una delle poche giovani top model in grado di far rivivere i fasti degli anni ’80, quando le modelle erano le protagoniste quasi assolute: non possiede solo fisico e portamento, ma anche carisma e carattere.
E non ha paura di giocare con la sua immagine: fa le smorfie, scherza, è ironica.
Lei – con le sopracciglia marcate e il comportamento un po’ da monella – ha portato disinvoltura in un ambiente troppo spesso coi nervi a fior di pelle, ma alla fine la frenesia della moda l’ha stancata e allontanata.
Ho avuto la fortuna di incontrarla a Milano in settembre 2012 in occasione della Fashion Week, dopo la sfilata di Dsquared2. Difficilmente chiedo alle persone famose di poter essere fotografata con loro, è una cosa che mi infastidisce e mi imbarazza. Cara, però, era divertita dal farsi fotografare con tutti e si prestava volentieri, così mi sono lanciata anch’io. Eccoci qui sopra.
Dopo le sue dichiarazioni, in rete sono spuntati commenti acidi e paragoni a mio avviso fuori luogo, cattiverie gratuite, giudizi superficiali e anche un po’ banali e scontati. Del tipo “ma vai a lavorare in miniera”.
Perdonatemi ma questo bisogno morboso di giudicare le vite altrui io proprio non lo capisco. Posso capire la curiosità verso i personaggi celebri (per quanto non la comprendo quando diventa esagerata), ma non capisco l’esigenza di sparare sentenze a tutti i costi.
E poi mi sfugge la logica di tali sentenze: siamo così sicuri del fatto che un lavoro sognato e ambito da molti sia garanzia di felicità per chi quel mestiere lo fa?
Certo, non voglio negare che ci siano lavori meno simpatici – definiamoli così – rispetto a fare la modella, ma non sarà che il nostro giudizio si ferma un po’ troppo in superficie e guardiamo solo il lato luccicante, quello che è sotto gli occhi di tutti?
Vedo le modelle nei backstage delle sfilate e in giro per casting e credetemi se vi dico che non invidio affatto la loro vita. È vero, viaggiano, hanno fama (non tutte), guadagnano bene (non tutte), ma la pressione psicologica su di loro è fortissima.
Dover essere sempre perfette non è un mestiere facile, tutt’altro, e ogni donna lo sa bene: quante volte, alzandoci al mattino, vorremmo scomparire piuttosto che presentarci al mondo? Ecco, una modella non può nascondersi in nessun posto.
Vi prego, non ditemi “se l’è scelto lei”. Certo, nessuno le obbliga, ma questo non comporta che fare la modella sia semplice o che sia tutto rose e fiori.
A noi piacerebbe se, davanti a una nostra difficoltà, qualcuno ci dicesse “te lo sei scelto tu”? A me non piacerebbe e, in un momento di crisi, mi piacerebbe piuttosto una parola di comprensione, magari anche un rimprovero, ma costruttivo.
Cara ha fatto affermazioni molto gravi: ha spiegato di essere arrivata a odiare il proprio corpo e che lo stress le ha scatenato una forte forma di psoriasi. E ha aggiunto che le passerelle le hanno fatto dimenticare quanto fosse giovane e, anzi, l’hanno fatta sentire più vecchia.
Se pensate che Miss Delevingne sia esagerata, vorrei mostrarvi il video di una modella svedese di nome Agnes Hedengård: la ragazza, 19 anni, racconta di lavorare da 5 e di non riuscire più a salire sulle passerelle perché oggi è giudicata troppo grassa da molte agenzie. Guardatela e ascoltatela: io non dico nulla, a ciascuno la propria opinione.
Permettetemi solo una piccola riflessione finale, un aneddoto personale.
Una volta mi hanno detto una cosa che mi ha fatto rimanere piuttosto male. Suonava pressapoco così: “devi essere una che ha pochi problemi, sorridi sempre”. Vi dirò che questa persona non aveva capito granché di me: i problemi li ho, come tutti, però non mi piace andare in giro con la faccia triste. Secondo me, avere la faccia triste è controproducente: se abbiamo l’aspetto di persone sempre problematiche, non facciamo altro che allontanare gli altri. Credo, invece, che sfoderare un sorriso predisponga meglio sia noi che gli altri.
Forse quelle persona non voleva dirmi una cattiveria, forse a suo modo voleva farmi un complimento, ma gli è riuscito malissimo e a me quelle parole sono suonate odiose, esattamente come sentirsi dire “vai a lavorare in miniera”.
Un proverbio degli indiani d’America dà un consiglio estremamente valido: “Prima di giudicare una persona, cammina per tre lune nei suoi mocassini.”
Cerchiamo di riconquistare una cosa che sembra un po’ sparita, ultimamente: la capacità di metterci nei panni degli altri. Meno giudizi e più umana simpatia verso debolezza e (presunti) errori.

Manu

A proposito dell’eccessiva magrezza di alcune modelle: il mio articolo su una pubblicità di Saint Laurent bloccata dalla Advertising Standards Authority.

Cara Delevingne e Rita Ora: il video Facemelt – The Remix per Hunger TV

Lo confesso subito: ho un grande debole per Cara Delevingne.

Penso che Cara sia una delle poche – se non l’unica – tra le giovani top model a poter far rivivere i fasti degli Anni Ottanta, quando le modelle erano le protagoniste quasi assolute: non possiede solo fisico e portamento, ma anche carisma e carattere.

Inoltre non ha paura di giocare con la sua immagine e non è ossessionata dalla mania di apparire sempre perfetta come invece accade ad altre sue colleghe: fa le smorfie, scherza, è ironica.
Non si crede una dea irraggiungibile.

Ecco perché mi sono subito incuriosita quando un’amica da Londra mi ha segnalato l’anteprima di un video in cui appare Cara.
E che video: parliamo di un progetto di Rankin, fotografo nonché Editor in Chief della rivista The Hunger.
Insomma, due talenti squisitamente britannici che si incontrano. Leggi tutto

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