Il sapore dei gioielli di gusto? Un po’ serio e un po’ surreale

Un paio di settimane fa, qui su A glittering woman, ho parlato di un rapporto particolare e molto creativo, quello tra moda e cibo.

Concludendo il post, ho accennato a una mostra importante: oggi torno a parlarne con gioia poiché giovedì sono stata all’inaugurazione e vi dico subito che l’esposizione è bellissima e che merita una visita.

Si intitola Gioielli di gusto e si tiene a Palazzo Morando, a Milano: l’intento è chiaro anche grazie al sottotitolo, offrire racconti fantastici tra ornamenti golosi.

Aperta dal 18 settembre all’8 dicembre 2015, la mostra si propone come un punto di incontro fra cibo e ornamenti: sono esposti circa 200 affascinanti pezzi d’autore, in un fantastico mix di gioiello, bijou e accessorio moda.

Il tutto propone una riflessione seria ma anche divertente, perché se nell’ambito del gioiello prezioso il cibo è presente da sempre (esistono testimonianze e reperti risalenti al IV secolo avanti Cristo) con significati spesso allegorici (mi viene subito in mente il melograno), con l’avvento del bijou il rapporto è diventato invece surreale, ironico e talvolta anche provocatorio. Leggi tutto

Giorà by Giovanna Raspini, amore e gioielli

Mi sono sempre ingegnata in tanti modi per soddisfare il mio amore verso il bello.

Anni fa, per esempio, quando mi occupavo d’altro e la moda non era la mia occupazione principale, consumavo tonnellate di riviste: il verbo consumare non è usato a sproposito, era proprio così, consumavo le pagine a furia di sfogliarle innumerevoli volte.

Avevo anche un’altra piccola mania, ritagliavo le foto che mi piacevano di più e conservavo quei pezzi di carta (o di sogno) con cura: sono certa del fatto che la cartelletta dove riponevo il tutto sia ancora da qualche parte, nascosta tra libri e riviste, e un giorno la cercherò.

Tra i gioielli che colpivano maggiormente il mio immaginario c’erano quelli firmati Giorà, il brand creato dalla designer Giovanna Raspini: ero affascinata dal loro stile molto particolare e infatti quei pezzi guadagnavano spesso spazi su pubblicazioni prestigiose come Vogue Accessory. Leggi tutto

Maria Vittoria Albani, vorrebbe adottarmi?

Ci sono momenti in cui amo follemente ciò che faccio, senza alcuna riserva; ci sono regali che hanno un inestimabile valore e non mi riferisco certo a cose materiali.

Questi momenti e questi regali sono rappresentati dal fatto di poter incontrare persone che svolgono il loro lavoro facendone un’opera d’arte: la scorsa settimana, per esempio, sono andata a fare visita a Maria Vittoria Albani, anima di Ornella Bijoux, maison storica fondata dalla mamma Piera nel lontano 1944.

Ho già pubblicato un post a proposito di Ornella Bijoux qui sul blog in occasione dell’inaugurazione di una bellissima mostra attualmente in corso al Museo del Bijou di Casalmaggiore (e che è stata prolungata fino al 2 giugno): la mostra è curata da Bianca Cappello, storica del gioiello, e ripercorre tutta la storia dell’italianissima griffe, raccontandone l’evoluzione dagli albori a oggi.

Scrivo non a caso che la signora Maria Vittoria è l’anima di Ornella Bijoux perché, dopo aver iniziato a lavorare appena quattordicenne affiancando la mamma, è ancora oggi lei a studiare, progettare e spesso realizzare tutti i pezzi: è coadiuvata dalla figlia, Simona, e da pochi e fidati collaboratori.

I conti li avrete già fatti da soli, immagino, attraverso un paio di numeri che ho menzionato, ma ci tengo a metterlo nero su bianco: la signora Albani ha 85 anni. Leggi tutto

La primavera di Van Cleef & Arpels: nuova boutique e una mostra

Da sempre, ho la tendenza a dimenticare le cose brutte e a ricordare solo quelle belle.

Credo che questa memoria selettiva sia dovuta alla mia natura ottimista e che, conseguentemente, il mio subconscio faccia un’operazione ben precisa: tutelo me stessa e non spreco energie – e spazio di memoria – con la negatività. Privilegio la bellezza e riesco a far sbiadire le cose spiacevoli come se fossero vecchie fotografie: tengo gli insegnamenti, se ci sono stati, e cerco di liberarmi del resto e delle inutili zavorre.

Giorni fa, non ricordo nemmeno come, mi è tornato in mente un dolcissimo ricordo del periodo delle scuole elementari: non so se fosse una mania solo della mia maestra, ma la signora Gabriella Consolandi (mi ricordo il suo nome perfettamente) ci dava da fare i pensierini.

I pensierini erano piccole frasi molto semplici e infatti erano legati alle prime classi, credo fino alla terza. Costituivano spesso il compito che la maestra Gabriella ci dava da svolgere a casa: “per domani fate 10 pensierini sulla vostra famiglia”, ci diceva per esempio.

Non vi dirò nemmeno sotto tortura quanti anni sono passati da allora (accontentatevi di sapere che sono troppi, per i miei gusti), però, visto che è un ricordo molto tenero, oggi voglio cimentarmi in questo gioco e provare a mettere giù qualche pensierino. Leggi tutto

Ornella Bijoux, un’autentica icona italiana

Da tempo penso che oggigiorno abusiamo di alcuni termini: icona e mito sono due esempi e c’è addirittura chi si attribuisce questi titoli da solo, cosa – a mio avviso – alquanto bizzarra.

È solo il tempo a dire chi resterà, a decretare chi ha carisma autentico e duraturo.

Quando incontro una persona come Maria Vittoria Albani mi chiedo quanti dei cosiddetti miti di oggi resisteranno col vigore, la grinta, l’energia, la capacità e l’entusiasmo che questa donna straordinaria dimostra ancora oggi, a 85 anni e dopo circa 70 anni di fulgida carriera.

Maria Vittoria Albani è una vera icona che ha contribuito a scrivere pagine importantissime della storia del made in Italy attraverso Ornella Bijoux, l’azienda di famiglia nata nel lontano 1944, griffe di costume jewellery mondialmente riconosciuta e che viene considerata una tra le più ricercate ed apprezzate da intenditori e appassionati. Leggi tutto

Da Damiani sono tutti diamanti quelli che luccicano

Ci sono inviti sui quali non ho bisogno di riflettere nemmeno per un secondo: quando si parla di gioielli, accetto con gioia, entusiasmo e curiosità, soprattutto se si tratta di maison storiche.

Ho sempre subito il fascino dei monili preziosi, oggetti che considero opere d’arte ricche di maestria e fantasia: quando Damiani mi ha invitata presso lo showroom di Milano, sul mio viso è nato un sorriso immediato perché il marchio, nato nel 1924, si distingue portando avanti l’eccellenza della migliore tradizione orafa italiana.

La loro storia nasce a Valenza dove Enrico Grassi, capostipite della famiglia, cominciò a disegnare e produrre gioielli con diamanti, piccoli capolavori destinati alle nobili famiglie dell’epoca: da allora, creatività e capacità imprenditoriale hanno sempre guidato e caratterizzato la famiglia Damiani, unitamente alla profonda passione per un’arte che viene tramandata di padre in figlio.

A mio avviso, il punto di forza di Damiani è il fatto di mantenere questo DNA di azienda familiare: oggi, dopo quasi un secolo dalla nascita, è guidata dalla terza generazione. Guido, Giorgio e Silvia Grassi Damiani sono i nipoti del fondatore Enrico e portano avanti una realtà che ha saputo conservare i tratti d’origine, tra i quali indipendenza e italianità. Leggi tutto

Perlée Couleurs, il fascino senza tempo delle pietre dure

Tutti abbiamo bisogno di momenti di tregua, di zone di conforto in cui ci sentiamo rassicurati, di porti sicuri nei quali percepiamo che nulla di male può accaderci. È un bisogno molto umano e a contare non è quanto questi attimi siano lunghi, bensì la loro qualità e l’energia che riescono a regalarci.

Ogni volta in cui mi invitano in Van Cleef & Arpels, riesco a godere di preziose gocce di serenità. Non importa dove dovrò correre dopo, non importa qual è il pensiero del giorno: per un po’, mi fermo, mi siedo e nutro il mio senso estetico con vera, autentica bellezza. Vivo la mia piccola favola da principessa scintillante, anzi, glittering.

In fondo, la maison è una favola a partire dalla sua stessa storia. Alla fine del XIX secolo, Estelle Arpels, figlia di un commerciante di pietre preziose, incontrò un ragazzo di nome Alfred Van Cleef, figlio di un intagliatore: fu l’inizio di una storia d’amore culminata nel 1895 col loro matrimonio.

I due sposi avevano molte cose in comune: entusiasmo giovanile, spirito pionieristico e una passione per le pietre preziose. Ispirati dal desiderio di creare qualcosa di duraturo insieme, decisero di fondare il marchio Van Cleef & Arpels: nel 1906 nacque la loro prima boutique in place Vendôme, a Parigi, di fronte al mitico Hotel Ritz.

Furono tra i primi gioiellieri ad aprire nella prestigiosa piazza e oggi, più di 100 anni dopo, l’amore tra Estelle e Alfred continua a essere onorato da una grande tradizione: il loro desiderio di creare qualcosa di eterno si è dunque avverato. Leggi tutto

Sodini: quando sono i sogni a dare forma al mondo

Ve lo dico subito: mettetevi comodi perché oggi ho un sacco di cose da dire. Lasciatemi riordinare le idee e regalatemi un po’ del vostro tempo, perché il blogger day organizzato da Sodini, celebre e stimato brand italiano specializzato in bijou, ha scatenato in me un sacco di sentimenti e pensieri.
Ho parlato tantissime volte della mia grande passione per il mondo del bijou. Tutto è iniziato quando avevo circa 15 anni: ricordo benissimo, per esempio, che all’epoca passai un’estate a studiare in Inghilterra, precisamente a Canterbury. Lì c’era un negozietto delizioso, che mi affascinava, pieno di oggetti provenienti da tutto il mondo. Conservo ancora due paia di orecchini che comprai in quel posto, sacrificando alcuni dei pochi spicci che avevo in tasca: se li guardo ora li trovo un po’… da figlia dei fiori (sono in legno dipinto, stile naïf) eppure allora mi piacevano tanto e oggi non oso buttarli. Stanno lì, anche se non li uso più, e sono un caro ricordo.
Da allora, la mia collezione è cresciuta a dismisura, tanto che non ho un normale portagioie, ma alcuni mobili atti a conservare tutti i pezzi che possiedo. Il primo di questi mobili è una cassettiera dell’Ikea, alta e stretta, con 18 cassetti, 12 bassi e 6 alti: era in legno grezzo ed Enrico, mio marito, l’ha dipinta in bianco e azzurro (i colori della nostra camera da letto). Poi c’è un’altra cassettiera, cinese, un vecchio mobile da farmacia: è un regalo di Enrico, uno dei primi da fidanzati (ha capito tutto fin da subito) e contiene orecchini e anelli. È venuto quindi il turno di un altro mobile a cassettoni, in questo caso grandi e profondi: un cassettone contiene delle scatole, larghe e piatte, dove tengo i pezzi più ingombranti; l’altro cassettone contiene la maggior parte dei bracciali che possiedo. Leggi tutto

Design Week ’14: Fairy Tales by Van Cleef & Arpels, sogno e poesia

Prima riflessione: chissà perché noi esseri umani sembriamo sentire l’esigenza di inscatolare ogni esperienza in generi e compartimenti a tenuta quasi stagna. Non so, forse lo troviamo rassicurante. Ma la bellezza ignora (per fortuna) questa nostra propensione e rifiuta di avere genere: sfugge a qualsiasi definizione, valica le linee di confine che tracciamo, mischia le carte unendo cose e persone apparentemente lontane.

Seconda riflessione: ci sono occasioni in cui c’è tempo per lasciare sedimentare le emozioni; ci sono altri frangenti in cui è necessario restituire subito ciò che si è vissuto allo scopo di permettere ad altri di godere a loro volta delle stesse emozioni.

Sono questi i due pensieri che ho fatto ieri sera mentre lasciavo l’inaugurazione della mostra intitolata Fairy Tales con la quale Van Cleef & Arpels festeggia la Design Week 2014 di Milano. Sento il bisogno di parlavi subito di questa mostra perché è bellissima e perché è in corso fino a domenica 13 aprile: spero dunque possiate visitarla a vostra volta presso la boutique di via Pietro Verri 10 tutti i giorni dalle 10:30 alle 19:00. L’ingresso è libero. Leggi tutto

Collezione Cosmos by Van Cleef & Arpels: a very glittering spring

Sentite anche voi la primavera che aleggia da qualche giorno nell’aria?

Io sì, tantissimo: noto che si fa largo ovunque e a Milano fa capolino qua e là in mezzo a cemento e asfalto.
Ovunque ci sia un’aiuola, è subito un’esplosione di colori: alberi e cespugli sono carichi di boccioli.

Lo ammetto, tiro un sospiro di sollievo nel vedere tutto ciò, non ho mai fatto mistero della mia cortese antipatia verso l’inverno, ma evidentemente non sono l’unica a sentire gli influssi positivi della primavera: Van Cleef & Arpels sceglie questa stagione per lanciare la collezione Cosmos che – naturalmente – è perfettamente in sintonia con l’idea di rinascita.
La nuova collezione fa l’en plein e rende omaggio alla natura e alla fortuna, due fonti d’ispirazione da sempre care alla maison, nonché all’amore.

Martedì sono stata invitata insieme ad altri blogger e giornalisti nella boutique di via Pietro Verri per conoscere da vicino e per provare la collezione Cosmos: se parlo d’amore è perché la linea è caratterizzata da quattro petali a forma di cuore, uno dei simboli più classici in casa Van Cleef & Arpels, un simbolo nato negli anni ’50 associando la leggerezza del quadrifoglio alla grazia del fiore.
Il nome della collezione si rifa invece al termine greco kosmos che significa ordine. Leggi tutto

Van Cleef & Arpels: il mio pomeriggio da vera glittering woman

Ebbene sì, questa volta la vostra glittering woman ha proprio esagerato quanto a lucicchìo: sono passata al brillare dei diamanti e che diamanti! Ero già stata invitata altre volte a presentazioni di gioielli (parlo di metalli nobili e pietre preziose), ma mai mi era capitata un’esperienza come quella che ho vissuto grazie a Van Cleef & Arpels, maison di alta gioielleria che produce meraviglie fin dal 1906.

Quando giovedì 3 ottobre sono arrivata nella splendida boutique di via Pietro Verri, ho scoperto che quello che avevano pensato per me e per altre mie colleghe blogger era un meraviglioso pomeriggio a base di champagne, raffinatissime prelibatezze e gioielli da sogno, messi a nostra completa disposizione senza alcun filtro o barriera. Nel salotto privato al primo piano, al centro del tavolo, c’erano vassoi colmi di bracciali, anelli e collane che noi eravamo libere di provare e fotografare mentre ci scambiavamo impressioni: è stato un pomeriggio davvero speciale, pieno di bellezza e di chiacchiere piacevoli. Un pomeriggio divertente e rilassante, un po’ come nei film, un po’ come tutte abbiamo sognato da bambine… Leggi tutto

I sogni a volte si avverano: metti una mattina con Lino Raggio in Sharra Pagano

Nella sezione Chi sono di questo mio piccolo blog, racconto alcune cose di me e racconto che colleziono bijou da quando avevo 15 anni.

Come scrivo lì, mi piacciono le cose strane, particolari o con un significato intrinseco; amo i materiali più disparati e di sicuro il mio criterio di valutazione non è la preziosità commercialmente attribuita, ma quella che gli oggetti hanno per me.

Non riesco a ricordare di preciso come sia iniziata questa mia passione o mania. Probabilmente era insita in me e credo che soddisfi il mio amore per il bello e soprattutto per il bello senza tempo, in quanto un bel bijou può durare per sempre e non ha problemi di taglie.

Inoltre, a mio avviso un bijou racconta una persona e il suo carattere: può rappresentare personalità e personalizzazione in un’epoca in cui massificazione e omologazione sono pericoli dietro l’angolo. Leggi tutto

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