Il mio compleanno e la bellezza della gratitudine
E sono quattro.
Che cosa?
Con oggi, 26 novembre 2016, sono quattro i miei compleanni festeggiati attraverso A glittering woman, questo spazio web al quale tengo molto e che curo con grande passione, come se fosse una tenera piantina da fare crescere giorno dopo giorno.
Quindi, per prima cosa… tanti auguri a me 🙂 😆 🙂 😆
Sapete, riguardando i post degli anni passati, ho notato come ogni compleanno sia stato caratterizzato da un tema di fondo, da una sorta di leitmotiv.
Il primo anno è stato quello della gioia mista però a una vena di malinconia (lo stesso giorno è successo un fatto che mi ha rovinato la giornata); il secondo è stato invece l’anno della sindrome da pallina da flipper (quella che prende quando ci si sente un po’ sballottati come avviene, appunto, a una pallina intrappolata nel celebre gioco).
Il terzo, lo scorso, quello del 2015, è stato l’anno della teoria del kintsugi. Detta anche kintsukuroi, significa letteralmente riparare con l’oro ed è una pratica giapponese che consiste nel sistemare oggetti rotti attraverso l’uso di materiali preziosi: contiene – naturalmente – un messaggio intrinseco, ovvero che la vita consta non soltanto d’integrità, ma anche di rottura e che tale rottura va accolta come qualcosa che aggiunge bellezza.
Questo, invece, è solo e semplicemente l’anno della gratitudine.
Ebbene sì, stavolta desidero concentrarmi solo sulla positività e dare importanza esclusivamente ai motivi – parecchi – per i quali posso nutrire gratitudine e festeggiare, senza amarezze per un altro anno passato e senza malinconie.
Ho deciso di elencare i più importanti.
Il primo motivo è la presenza, continua, costante e fondamentale, di tante persone speciali nella mia vita. Enrico. La mia famiglia. Gli amici, quelli veri. E anche coloro che non posso considerare amici nel senso più puro e stretto della parola (ho un grande rispetto per ciò che rappresenta e dunque uso il termine con estrema parsimonia) ma che comunque incrociano in qualche modo la loro vita con la mia e lo fanno con rispetto e regalandomi belle esperienze.
Il secondo motivo è la salute. Non è retorica, ve l’assicuro: quest’anno, ho preso uno spavento in tal senso (ne ho parlato anche qui) e la lezione è servita. Sono sempre stata conscia di quanto godere di una buona salute sia un immenso dono, ma stavolta – credo – ho capito anche che non posso né devo approfittare di tale privilegio.
Il terzo motivo di gratitudine è il modo in cui il mio percorso professionale si sta sviluppando. Mi piace la direzione che pian piano vedo delinearsi e diventare sempre più concreta.
Vi confesso che la cosa che attualmente mi sta dando più soddisfazione in tale ambito è l’insegnamento. Il mio spazio in Accademia del Lusso sta crescendo e, oltre a essere orgogliosa e onorata della fiducia che una scuola importante ripone in me, posso dire che questa esperienza mi sta dando molto anche a livello umano: provo grande gioia sia nel constatare che alcune studentesse dello scorso anno mi cercano tuttora chiedendomi consigli sia nel percepire, lezione dopo lezione, l’entusiasmo delle ragazze che sto seguendo attualmente.
Sempre in ambito lavorativo, sono lieta di un altro fatto: vedo aumentare anche le dimostrazioni di apprezzamento da parte di grandi professionisti che io per prima stimo e che spessissimo rendo protagonisti del mio lavoro.
Sapere che tali persone si sentono ben rappresentate dalle mie parole (siano i post qui nel blog o gli articoli per i vari magazine con i quali collaboro) è cosa che mi rende felice e che mi sprona ad andare avanti, studiando e impegnandomi sempre più. Ricevere i complimenti da parte di una esperta di chiara fama a proposito della recensione pubblicata su una mostra da lei curata equivale per me a prendere un Oscar o un Nobel (e contrariamente a Bob Dylan che pare snobbare il premio assegnatogli non andando a ritirarlo causa altri impegni… ritiro il mio, eccome); incontrare un designer del quale ho parlato e non riuscire a fargli i complimenti dal vivo per prima perché lui mi precede facendoli a me per l’articolo scritto sul suo lavoro… beh, a parte farmi arrossire fino alle orecchie, è un episodio che mi regala una scossa di adrenalina senza pari.
Sono soddisfazioni che non hanno prezzo. E sul Nobel scherzo, ovviamente: è solo una metafora per raccontare quanto tali dimostrazioni siano per me preziose e quanto mi riempiano di immensa gratitudine.
E, infine, il quarto motivo di gratitudine (last but not least, direbbero gli anglosassoni) arriva proprio grazie a A glittering woman.
Ricevo spesso richieste di informazioni attraverso i messaggi privati di Facebook e attraverso la casella e-mail: persone che mi chiedono ulteriori dettagli in merito ai prodotti dei quali parlo o che mi chiedono dove e come reperire alcune creazioni. Non manco mai di mettere siti e canali social dei creativi in fondo ai miei post affinché chi è interessato possa contattarli direttamente, ma non mi tiro indietro se qualcuno non se ne accorge e chiede a me: questo spazio esiste per questo, per supportare il talento e per facilitare chi voglia farlo a sua volta scegliendo ciò che propongo.
E così è capitato che, recentemente, io abbia ricevuto una richiesta di informazioni da una lettrice interessata a un certo paio di orecchini: le ho risposto e ne è nato uno scambio, vivace e gentile.
«Mi gratifica la sua cordialità», mi ha scritto lei.
«Non mi crederà, leggere la sua cordialità mi ha fatto venire i brividi. (…) Sono fermamente convinta che scrivere con semplicità e cortesia sia un messaggio che arriva ovunque». E ha poi concluso affermando che il nostro scambio dimostra che «questo mondo virtuale non è sempre così disastrato».
L’ho detto in altre occasioni: provata da un certo modo di fare che sempre più caratterizza il mondo blogger e che poco mi appartiene, ho talvolta pensato di mollare e l’ho pensato anche nell’ultimo anno, nonostante l’amore che provo per questa mia piccola creatura. Eppure, ogni volta in cui i pensieri si fanno più cupi, accade qualcosa che mi fa cambiare idea.
Vedete, io penso che tutte le persone che comprano i follower non solo tradiscono il principio principe che dovrebbe guidare quella cosa magica che si chiama comunicazione, ma penso anche e soprattutto che perdano – e si neghino da sole – una possibilità meravigliosa: quella di dialogare veramente, di realizzare uno scambio autentico con persone realmente esistenti.
E non importa se esse siano poche o tante: l’importante è che esista lo scambio reale e reciproco, una cosa altrettanto magica che permette di dare e avere, di arricchire ed essere arricchiti (moralmente e intellettualmente).
Grazie Catia – ho deciso di scrivere il tuo nome e spero non lo prenderai come un gesto di poca discrezione perché è invece un riconoscimento.
Grazie per questo splendido regalo di compleanno, per avermi confermato che esistono (tante, spero) persone che danno un valore a comunicazione e scambio.
È proprio vero: a volte, le migliori conferme arrivano quando meno ce lo si aspetta. E arrivano al momento giusto. Perfetto, direi.
E allora lo ripeto, tanti auguri a me e un enorme grazie – come sempre – a tutti coloro che ci sono. In ogni modo possibile.
Manu
A proposito di gratitudine: alcuni dei momenti più belli vissuti nell’ultimo anno
Per le creazioni Sayang Ku by Serena Ciliberti: qui
Per i cappelli Capplé di Elisa Savi ed Elena Masut: qui
Per le creazioni di Anna Maria Cardillo: qui
Per i bijou Sodini: qui
Per le creazioni di Giulia Boccafogli: qui
Per le borse Mochila Milano di Silvia Ferrari: qui
Per i bijou Zushii: qui
Per le borse Bakarà: qui
Per i bijou LEEK Handmade Jewellery by Francesca Porro: qui
Parlando di anni che passano…
Il mio compleanno 2013
Il mio compleanno 2014
Il mio compleanno 2015
A glittering woman è anche su Facebook | Twitter | Instagram
Manu
Mi chiamo Emanuela Pirré, Manu per gli amici di vita quotidiana e di web. Sono nata un tot di anni fa con una malattia: la moda. Amo la moda perché per me è una forma di cultura, una modalità di espressione e di comunicazione, un linguaggio che mi incuriosisce. Scrivo e creo contenuti in ambito editoriale, principalmente proprio per la moda. Insegno (Fashion Web Editing, Storytelling, Content Creation) in due scuole milanesi. Vivo sospesa tra passione per il vintage e amore per il futuro e sono orgogliosa della mia nutrita collezione di bijou iniziata quando avevo 15 anni. Per fortuna Enrico, la mia metà, sopporta (e supporta) entrambe, me e la collezione, con pazienza e amore. Oltre a confessare un'immensa curiosità, dichiaro la mia allergia a pregiudizi, cliché, luoghi comuni, conformismo e omologazione. Detesto i limiti, i confini, i preconcetti – soprattutto i miei – e mi piace fare tutto ciò che posso per superarli. La positività è la mia filosofia di vita: mi piace costruire, non distruggere. Moda a parte, amo i viaggi, i libri e la lettura, l'arte, il cinema, la fotografia, la musica, la buona tavola e la buona compagnia. Se volete provare a diventare miei amici, potete offrirmi un piatto di tortellini in brodo, uno dei miei comfort food. Oppure potete propormi la visione del film “Ghost”: da sognatrice, inguaribile romantica e ottimista quale sono, riesco ancora a sperare che la scena finale triste si trasformi miracolosamente in un lieto fine.
Glittering comments
Auguriiiiiii????????????????
Da quando ci siamo conosciuti sei cresciuta tanto..intendo professionalmente????
Ma sapevo che avevi qualcosa in più, un dono che hai coltivato e che ti ha portata a poter esprimere tutta la tua creatività con competenza, professionalita e onestà intellettuale , arrivando al cuore e ai sensi di chi ti legge.
Non mollare…ma so che non lo farai! Un abbraccio
Cmq non so perché i punti esclamativi si sono trasformati in interrogativi. ..mah. …sappi che erano !!!!
… Non ti preoccupare, Barbara carissima, queste cose succedono anche a me, te l’assicuro: ogni tanto la tecnologia sembra ribellarsi a noi poveri utilizzatori!
Tornando seri: ho voluto un po’ buttarla sul ridere perché le tue parole mi hanno dato una grande emozione e dunque mi serviva un istante per riprendermi e poterti ringraziare degnamente.
Grazie con tutto il cuore per le tue parole e grazie per la stima che riponi in me: ne sono a dir poco onorata, davvero.
E sai che – a mia volta – nutro nei tuoi confronti lo stesso sentimento.
E dunque sì, te lo devo promettere: terrò duro.
Un abbraccio grande grande e grazie ancora,
Manu 🙂