Ridefinire il Gioiello indaga (e mette in mostra) nodo, intreccio e legame

L’avevo annunciato (qui) lo scorso novembre: mi riferisco al bando di concorso di Ridefinire il Gioiello, manifestazione che quest’anno giunge felicemente alla sua IX edizione. E avevo annunciato che, per la settima volta, ci sarebbe stato anche il premio A glittering woman.

E ora ci siamo: dal 23 marzo al 9 giugno 2024, Ridefinire il Gioiello torna al Museo del Bijou di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, con 43 gioielli contemporanei progettati da altrettanti artisti, donne e uomini, italiani e stranieri.

Il progetto, come dicevo, è arrivato alla sua IX edizione. Nato nel 2010 da un’idea della curatrice Sonia Patrizia Catena, è diventato un punto di riferimento nella sperimentazione materica del gioiello d’arte. E lo fa stimolando la progettazione e l’ideazione di gioielli contemporanei il cui valore aggiunto è dato dall’idea.

Per questa edizione, Ridefinire il Gioiello ha chiesto di progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore. I partecipanti sono stati invitati a ispirarsi ai monili più antichi conservati all’interno delle teche espositive, quelli a forma di nodo, con il fine di reinterpretarne la struttura e il significato attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la propria ricerca artistica.

Il museo è diventato così promotore di nuove narrazioni attraverso un meccanismo capace di mettere in connessione mondi, stili, epoche e creazioni differenti. E, in particolare, mette in dialogo il bijou del passato con il gioiello contemporaneo. Leggi tutto

Il nodo è protagonista di Ridefinire il Gioiello IX edizione 2023-2024

Sono molto felice di annunciare la pubblicazione del nuovo bando di concorso di Ridefinire il Gioiello, manifestazione che giunge felicemente alla sua IX edizione.

E sono altrettanto felice di annunciare che, ancora una volta (precisamente la settima!), ci sarà il premio A glittering woman. In cosa consiste il premio? In un articolo che dedicherò a un o una dei partecipanti che sceglierò tra i finalisti selezionati dalla giuria.

Ma procediamo con ordine.

Mi fa piacere ricordare che, dal 2010, Ridefinire il Gioiello è un progetto composito che ha come obiettivo la diffusione e la valorizzazione di una nuova estetica del gioiello contemporaneo. L’invito rivolto a designer e artisti è ricercare materiali innovativi e sperimentali, mettendo L’IDEA al centro di tutto il processo creativo.

Ogni edizione ha un tema differente. Ridefinire il Gioiello IX edizione chiede di pensare e progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore.

Il concorso desidera puntare il riflettore sulle potenzialità intrinseche del museo, vedendolo come un luogo che è sì memoria del passato, ma che non cristallizza in tale passato gli oggetti in esso conservati. Al contrario: anelli, collane, spille, bracciali, orecchini contribuiscono a formare uno spazio creativo e dinamico, capace di generare nuove tendenze e di essere fonte inesauribile d’ispirazione per il gioiello contemporaneo. Leggi tutto

Intervista a Elle alias Ellence: «il mio viaggio creativo è un fluire senza soluzione di continuità»

«Amo l’idea che le mie creazioni non rimangano confinate su una parete o una mensola,
per diventare invece parte di chi le sceglie e dei suoi infiniti viaggi nel mondo.
Il mio viaggio creativo è un fluire senza soluzione di continuità
costellato da inaspettate mete e meravigliosi incontri.»
Parola di Elle, poliedrica fondatrice del brand Ellence

Come ho già avuto modo di raccontare, ho l’onore di avere un piccolo ruolo in Ridefinire il Gioiello, mostra-concorso che dal 2010 si pone l’obiettivo di indagare, diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello contemporaneo.

Quello di Sonia Catena, fondatrice e curatrice del progetto, è un doppio invito, da una parte alla ricerca e all’impiego di materiali innovativi e sperimentali e, dall’altra, allo sviluppo di un processo creativo nel quale il valore aggiunto sia costituito dall’idea.

A ogni nuova edizione di Ridefinire il Gioiello corrisponde una tematica precisa: quella dell’ottava edizione è l’Irlanda nel quadro di una manifestazione che si chiama Stupor Mundi e che nel 2022 è stata dedicata proprio alla meravigliosa Isola di Smeraldo (se ne volete sapere di più, qui ne ho parlato in dettaglio).

Grazie a un’attenta selezione, sono stati scelti 31 gioielli inediti presentati da altrettanti artist*: si trovano in mostra al Museo del Bijou di Casalmaggiore fino al 21 gennaio 2023 (qui ho raccontato dell’inaugurazione dello scorso 22 ottobre).

Proprio com’era stato auspicato in fase di lancio del bando di concorso, ogni artista ha esplorato il tema del concorso declinandolo in soluzioni personali, originali e mai scontate, lontane dai cliché e dagli stereotipi: partendo dalle suggestioni che l’Irlanda può creare in ognuno di noi, i gioielli ne ripropongono le bellezze seguendo diversi filoni di ricerca e ispirazione, dalla natura all’architettura, dai colori ai suoni, dalla reinterpretazione dei miti al significato della parola ‘isola’. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello VIII edizione fino al 21/01/2023 a Casalmaggiore

Sabato 22 ottobre, al Museo del Bijou di Casalmaggiore, abbiamo inaugurato l’ottava edizione di Ridefinire il Gioiello, mostra-concorso che dal 2010 si pone lo splendido obiettivo di indagare, diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello contemporaneo.

Quello di Sonia Catena, fondatrice e curatrice del progetto, è un doppio invito, da una parte alla ricerca e all’impiego di materiali innovativi e sperimentali e, dall’altra, allo sviluppo di un processo creativo nel quale il valore aggiunto sia costituito dall’idea.

Tematica al centro di Ridefinire il Gioiello VIII edizione è l’Irlanda nel quadro della manifestazione Stupor Mundi dedicata proprio alla meravigliosa Isola di Smeraldo dal Comune di Casalmaggiore (se ne volete sapere di più, qui ne avevo parlato in dettaglio).

Grazie a un’attenta selezione, sono stati infine scelti 31 gioielli inediti presentati da altrettanti artist*: si trovano ora in mostra al Museo del Bijou di Casalmaggiore e lo saranno fino al 21 gennaio 2023.

Proprio come era stato auspicato in fase di lancio del bando di concorso, ogni artista ha esplorato il tema del concorso declinandolo in soluzioni personali, originali e mai scontate, lontane dai cliché e dagli stereotipi: rinnovo quindi i miei personali complimenti a tutt*. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello riparte e l’Irlanda è la protagonista dell’ottava edizione

Non è facile.

Non è facile far ripartire tutti quei progetti che sono stati bloccati da due anni di pandemia e non è facile parlare di bellezza e cultura in un momento come questo, in cui bellezza e cultura non sembrano certo essere la priorità, anzi, al contrario, rischiano di essere risucchiate definitivamente dall’ombra, dalla paura, da orrori che credevamo essere più legati (e relegati) al passato che non al presente e al futuro.

Eppure il paradosso è che proprio la bellezza e soprattutto la cultura rappresentano allo stesso tempo due tra le migliori risposte a ombre e paure per non sprofondare irrimediabilmente e definitivamente nell’orrore.

Proprio in questa ottica, cari amici lettori, condivido con voi la notizia di una ripartenza, ovvero la pubblicazione del nuovo bando di concorso di Ridefinire il Gioiello, manifestazione giunta alla sua VIII edizione.

Ridefinire il Gioiello ha l’obiettivo di diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello contemporaneo tramite la ricerca di materiali innovativi e sperimentali: dopo due anni di fermo a causa del COVID-19, l’Associazione Circuiti Dinamici indice un nuovo bando di concorso in collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore.

L’ottava edizione di Ridefinire il Gioiello si inserisce infatti nell’ambito degli eventi della rassegna culturale Stupor mundi organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Casalmaggiore.

Il progetto Stupor mundi prevede che, ogni anno, tutte le istituzioni culturali della città (i due musei, la Biblioteca Civica Mortara, il Teatro Comunale) organizzino eventi espositivi, spettacoli teatrali, incontri sul cinema, la letteratura, le tradizioni per approfondire la conoscenza di un Paese e finora la rassegna ha parlato di Giappone, Argentina, Iran, Russia e Stati Uniti (anch’io ho parlato della mostra organizzata dal Museo del Bijou di Casalmaggiore in tale occasione qui). Leggi tutto

Valentina Viganò e i suoi gioielli, anzi, le sue ‘gioie’

Giusto un paio di settimane fa, vi ho parlato dell’inaugurazione dell’edizione 2018/2019 di Ridefinire il Gioiello, importante concorso del quale, fin dal 2014, sono (orgogliosamente!) media partner.

Nato nel 2010 a cura di Sonia P. Catena, il progetto è cresciuto edizione dopo edizione, diventando negli anni un importante punto di riferimento nella sperimentazione sul gioiello contemporaneo, di design e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
Ridefinire il Gioiello promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema sempre diverso nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati (naturali, tecnologici, organici, inorganici) vengono uniti di volta in volta grazie a una tematica comune.

L’edizione Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 ha posto un tema interessante e stimolante: ha chiesto agli artisti di pensare e progettare un gioiello in grado di valorizzare e rileggere la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore.

Fondato nel 1986, questo Museo conserva e valorizza non solo 20 mila pezzi di bigiotteria, ma anche macchinari, utensili, fotografie e cataloghi tutti databili dalla fine dell’Ottocento fino alle soglie del nuovo millennio.
Il museo sorge a Casalmaggiore, delizioso comune della provincia di Cremona, perché la cittadina ha accolto uno storico e importante distretto di bigiotteria sorto tra XIX e XX secolo: il museo ospita dunque reperti e testimonianze provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello 2018 / 2019 reinventa i capolavori di Casalmaggiore

Passato e futuro, esperienza e innovazione, tradizione e sperimentazione.

Sono convinta che non siano affatto concetti in antitesi e che non siano tra loro inconciliabili: possono andare a braccetto, poiché chi conosce il passato (e ne ha imparato le preziose lezioni) può guardare al futuro serenamente; chi vuole innovare (e sperimentare) dovrebbe prima conoscere la tradizione poiché se si ha la giusta esperienza delle regole esistenti è possibile cambiarle e riscriverle.

Questa è l’ottica dell’edizione 2018/2019 di Ridefinire il Gioiello, importante concorso del quale, fin dal 2014, sono (orgogliosamente!) media partner.

Nato nel 2010 a cura di Sonia Patrizia Catena, il progetto è cresciuto edizione dopo edizione, diventando negli anni un importante punto di riferimento nella sperimentazione sul gioiello contemporaneo, di design e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema sempre diverso nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati (naturali, tecnologici, organici e inorganici) vengono uniti di volta in volta grazie a una tematica comune. Leggi tutto

A proposito del mio compleanno e della reciprocità…

E siamo a quota sei.

Ebbene sì, con oggi, 26 novembre 2018, sono sei i miei compleanni festeggiati qui, attraverso A glittering woman, lo spazio web al quale tengo molto e che curo con grande passione.

Quindi, per prima cosa… me lo permettete? Ma sì, dai, tanti auguri a me 🙂 🙂 🙂

Di solito, A glittering woman non vede me come protagonista diretta o esclusiva: durante tutto l’anno, infatti, i protagonisti sono i talenti che sostengo, in ogni ambito, e fa eccezione solo il 26 novembre, giorno in cui il post che pubblico è dedicato a me stessa.

Da glittering woman a birthday woman… solo per un giorno… naturalmente 😉

È diventata una piccola tradizione, l’unica occasione in cui mi metto al centro: questi post sono un modo per raccontare qualcosa di me e della fase che sto vivendo e il tutto è accompagnato dalle foto di alcune delle esperienze che ho vissuto nel corso dell’anno. Leggi tutto

Ridefinire il Passato, ovvero parte l’edizione 2018-19 di Ridefinire il Gioiello

Lo confesso, sono tra coloro che pensano che sia l’uomo a rendere preziosa la materia attraverso il suo lavoro e non il contrario.

Questo pensiero mi guida in tutto ciò che faccio e in tutto ciò che scelgo di presentare, qui nel blog e attraverso il mio lavoro di editor.
Non sono una sostenitrice a ogni costo dei materiali nobili e della loro preziosità intrinseca (che spesso è preziosità economica e commerciale) e, al contrario, sostengo con convinzione che i materiali alternativi – quelli cosiddetti poveri oppure di riuso, di recupero, di riciclo o ancora estrapolati dalla loro funzione principale, come ho narrato per esempio in un recente post su Brandina, marchio che usa le tela dei lettini da mare per creare borse – siano in grado di dare le soddisfazioni più grandi, di creare la magia.

Tutto ciò è anche dovuto al fatto che attribuisco all’essere umano un ruolo fondamentale: è l’uomo con la sua azione, il suo operato, il suo intervento, la sua maestria, la sua intelligenza, la sua fantasia, la sua creatività e la sua capacità di guardare oltre a trasformare, plasmare, forgiare, elevare e, in molti casi, dare nuova dignità ai materiali, trasformandoli in oggetti compiuti, in qualcosa di intrigante o anche provocatorio.

Ed è proprio in quest’ottica che, dal 2014, sono tra i media partner di un concorso che si chiama Ridefinire il Gioiello.

Nato nel 2010 a cura di Sonia Patrizia Catena, il progetto è cresciuto edizione dopo edizione, diventando negli anni un importante punto di riferimento nella sperimentazione sul gioiello contemporaneo, di design e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema sempre diverso nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati (naturali, tecnologici, organici e inorganici ma non oro o argento se non per piccole minuterie) vengono uniti di volta in volta grazie a una tematica comune, sempre interessante e stimolante.

A fare la differenza e a dare il valore aggiunto è dunque l’idea, così come avverrà anche per la settima edizione di Ridefinire il Gioiello che vado oggi a presentare e introdurre.

L’edizione 2018 – 19 prende il nome di Ridefinire il Passato e chiede agli artisti di pensare e progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou di Casalmaggiore.

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Le Dolci Conversazioni di Ridefinire il Gioiello partono da Bologna

Amore romantico, passionale.
Amore fraterno, filiale, materno, paterno, tra amici.
Amore per gli animali, per una nobile causa, perfino per il proprio lavoro.
L’amore ha mille forme e mille sfaccettature.
E visto che scrivo nel giorno di San Valentino, quello tradizionalmente dedicato agli innamorati, celebro proprio con questo post il mio amore per la bellezza, per il talento, per il Made in Italy: lo faccio parlandovi – ancora una volta – di un progetto che mi piace tanto e che seguo ormai da quattro anni. Un progetto che amo, insomma.

Il progetto in questione è Ridefinire il Gioiello: nato nel 2010 a cura di Sonia Patrizia Catena, negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione sul gioiello contemporaneo, di design e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema sempre diverso nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti di volta in volta grazie a una tematica comune, sempre interessante e stimolante.

Come dicevo, dal 2014, sono tra i media partner del concorso e, lo scorso giugno, ho lanciato con piacere il bando di concorso di un’edizione particolare di Ridefinire il Gioiello: con Dolci conversazioni, Sonia ha infatti chiesto agli artisti di progettare e realizzare un gioiello a tema gastronomico.
Ovvero ha chiesto di progettare pezzi unici ispirati alle atmosfere, ai sapori e ai colori della tavola; storie di cibo, allegre, ironiche e divertenti narrate attraverso materiali naturali e sostenibili.

Il progetto è stato portato avanti in collaborazione con il Gruppo Duetorrihotels, una realtà che ama investire nella cultura: gli alberghi del gruppo sono luoghi di grande storia, da sempre frequentati dagli artisti di tutte le epoche, e custodiscono al proprio interno capolavori artistici.

Dopo la selezione, il progetto è giunto alla fase espositiva e così il gioiello contemporaneo si lascia gustare (letteralmente!) dal 14 al 25 febbraio al Grand Hotel Majestic di Bologna.

Proprio nel giorno di San Valentino, le Dolci Conversazioni di Ridefinire il Gioiello presentano la loro proposta inedita e originale, dedicata al gioiello sostenibile e quindi etico.
Perché – come dice Sonia – «ciò che è bello deve essere anche buono e giusto». E io approvo perché estetica ed etica possono convivere.

Le strutture del Gruppo Duetorrihotels ospiteranno, come in un viaggio in Italia, una mostra itinerante che si sviluppa intorno all’idea dei gioielli a tema cibo uniti a dolci a tema gioiello, in un gioco di rimandi a specchio. Leggi tutto

Agnese Taverna e la forza dei suoi gioielli dal sapore tribale

A volte è necessario avere pazienza.

Pazienza affinché certe cose seguano il loro corso, affinché una conoscenza abbia tempo e modo di essere approfondita, affinché un cerchio o un percorso si completino.

L’ho imparato negli anni e cerco di tenerlo a mente, fatto importante per una persona come me, impaziente e impulsiva di natura.
Una persona che vorrebbe riuscire a fare tutto subito, ma che – naturalmente – non potrebbe riuscirci nemmeno se le giornate fossero fare di 48 ore.

Esordisco così, oggi, perché quando ho incontrato Agnese Taverna e il suo lavoro, ero certa che avremmo avuto modo di conoscerci meglio, sebbene quel primo istante non fosse forse il momento giusto.

L’incontro con Agnese è avvenuto grazie a uno dei miei progetti preferiti, ovvero Ridefinire il Gioiello, e grazie a Sonia Catena, ideatrice, curatrice e vera anima di tale progetto.

Ridefinire il Gioiello è nato nel 2010 e negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello contemporaneo e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.

È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema (sempre diverso) nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti di volta in volta grazie a una tematica comune, sempre interessante e stimolante. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello dà l’avvio a dolci conversazioni

Continuo a dare il mio sostegno al talento, alla bellezza e alla cultura attraverso il nuovo capitolo di uno dei miei progetti preferiti: Ridefinire il Gioiello.
Sono passate solo due settimane dal mio post più recente su tale argomento ed eccomi qui a parlarvi di una nuova iniziativa voluta da Sonia Catena, la vera anima del progetto.

Faccio un breve riassunto.
Ridefinire il Gioiello è nato nel 2010 e negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello contemporaneo e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.
È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza a un tema (sempre diverso) nonché per ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti di volta in volta grazie a una tematica comune, sempre interessante e stimolante.

Dal 2014, sono tra i media partner del concorso e, a ogni edizione, attribuisco un premio a un vincitore da me scelto, ovvero un articolo di approfondimento: un paio di settimane fa, ho appunto raccontato il mondo di Alba Folcio, la vincitrice da me scelta per l’edizione 2016-2017, edizione che ha avuto un tema particolarmente stimolante, ovvero i libri, i racconti e la poesia.

Sonia è già prontissima a lanciare un nuovo tema e per l’edizione Dolci conversazioni chiede agli artisti di progettare e realizzare un gioiello a tema food.

Ovvero chiede di progettare pezzi unici ispirati alle atmosfere, ai sapori e ai colori della tavola; storie di cibo, allegre, ironiche e divertenti narrate attraverso materiali sostenibili e sperimentali.

Il progetto è condotto in collaborazione con il Gruppo Duetorrihotels, una realtà che ama investire nei giovani e nella cultura: gli hotel del gruppo sono luoghi di grande storia, da sempre frequentati dagli artisti di tutte le epoche, e custodiscono al proprio interno capolavori artistici.

I gioielli saranno dunque esposti nei quattro Luxury Hotel del gruppo (Bernini Palace | Grand Hotel Majestic | Due Torri Hotel | Hotel Bristol ), in varie tappe da ottobre 2017 a febbraio 2018, e dialogheranno con altrettanti pasticcieri, uno per ogni città, ovvero nell’ordine Firenze, Bologna, Verona e Genova.

I maestri pasticcieri realizzeranno dolci ispirati ai gioielli fra soffici spume, deliziose panne montate, mousse tentatrici e fragranti paste frolle. La progettualità dei designer si fonderà con l’estro dell’alta pasticceria, creando dolci conversazioni condotte grazie a linguaggi diversi eppure ugualmente artistici e creativi.

Inutile dire che – considerato il mio amore per la buona tavola – la nuova idea di Sonia mi piace moltissimo: ecco perché sono felice di darne diffusione.

Non mi resta altro che precisare che le iscrizioni al concorso sono aperte fino al 31 agosto 2017: qui potete scaricare il bando completo di Dolci conversazioni.

E io concludo affermando che, secondo me, è un bando goloso, da leccarsi le dita, dunque partecipate numerosi!

Manu

 

Qui trovate il sito del progetto Ridefinire il Gioiello, qui la pagina Facebook e qui Twitter

Io & Ridefinire il Gioiello:
Edizione 2016/2017 – qui trovate il mio articolo su Alba Folcio, la mia premiata; qui quello sulla partenza del progetto con le tappe principali e qui quello sulla pubblicazione del bando di concorso.
Edizione 2015 – qui trovate il mio articolo su Loana Palmas, la mia prima premiata; qui quello su Alessandra Pasini, la mia seconda premiata; qui quello su Chiara Lucato, la mia terza premiata; qui trovate il mio articolo sulla serata di inaugurazione e qui quello sulla pubblicazione del bando di concorso. Qui, infine, trovate il mio articolo su un ulteriore incontro tenuto sempre nell’ambito delle tappe dell’edizione 2015.
Edizione 2014 – qui trovate il mio articolo sulla manifestazione 2014; qui quello su Alessandra Vitali, la designer che ho scelto di premiare.

Alba Folcio, la bellezza genera bellezza, dal gioiello all’arte, senza confini

Pur essendo sempre disposta a mettermi in discussione, esistono questioni sulle quali ho invece opinioni ben salde e difficilmente modificabili: in questi casi, risulto ostinatamente e irriducibilmente convinta, cocciuta come un mulo.

Per esempio, sono fermamente convinta del fatto che solo chi ha la bellezza in sé – come inclinazione naturale e come educazione sentimentale e culturale – sia in grado di restituire altra bellezza.

Più vado avanti e più incontro persone che confermano la mia teoria e oggi desidero parlarvi di una di tali persone: vi prego, fatemi dono di un po’ del vostro tempo e vi racconto tutto, per bene e con ordine.

Come ho narrato in altri post, dal 2014 sono tra i media partner del concorso Ridefinire il Gioiello e, a ogni edizione, attribuisco un premio a un vincitore da me scelto, premio che consiste in un articolo di approfondimento.

Ridefinire il Gioiello è un progetto nato nel 2010 da un’idea dalla curatrice Sonia Patrizia Catena: negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello contemporaneo e d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.

È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza al tema, ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva: gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti da un’unica tematica e per l’edizione 2016/2017 tale tematica è stata quella di libri, racconti e poesie.

I monili sono stati chiamati a diventare parole preziose, piccoli libri d’artista indossabili: frasi oppure versi sono diventati materia tangibile in grado di incantare, sorprendere, meravigliare e conquistare.

Dal 22 al 28 marzo, la sesta edizione di Ridefinire il Gioiello è stata ospite presso lo Spazio Seicentro di Milano dove sono stati presentati 41 gioielli inediti, progettati da artisti italiani e stranieri: durante la serata inaugurale, sono stati proclamati i vincitori selezionati da ogni partner.

Per quanto riguarda me, posso dire di aver accuratamente preso visione di tutti i gioielli e di aver fatto la scelta non senza difficoltà: come sempre, infatti, ho trovato parecchi lavori interessanti e, dunque, non è stato facile decidere.

Eppure, da subito, ho ristretto la selezione ad alcuni pezzi e, alla fine, mi sono lasciata guidare da diversi criteri inclusi cuore, emozione e istintività, presupposti che – a mio umile avviso – devono oggi condurci nella scelta di un monile contemporaneo. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello 2017: parole preziose ovvero il gioiello racconta

Ci siamo: parte Ridefinire il Gioiello 2017.

Dopo aver annunciato l’oggetto del bando di concorso di questa nuova edizione e dopo aver portato a termine la prima fase di selezione, siamo ora pronti a dare il via all’esposizione.

Uso (orgogliosamente) il plurale poiché, così com’è accaduto per le edizioni 2014 e 2015, anche quest’anno sono tra i media partner del concorso e attribuirò un premio a un vincitore da me scelto, premio che consisterà in un articolo di approfondimento.

Ma procediamo con ordine.

Ridefinire il Gioiello è un progetto nato nel 2010 da un’idea dalla curatrice Sonia Patrizia Catena: negli anni è diventato un importante punto di riferimento nella sperimentazione materica sul gioiello d’arte nonché un’interessante vetrina per artisti e designer.

È un progetto itinerante che promuove creazioni esclusive, selezionate dalla giuria e dai partner per aderenza al tema, ricerca, innovazione, originalità ideativa ed esecutiva.

Gioielli tra loro molto diversi per materiali impiegati vengono dunque uniti da un’unica tematica: quest’anno è quella di libri, racconti e poesie.

I monili sono stati chiamati a diventare parole preziose, piccoli libri d’artista indossabili. Frasi oppure versi sono diventati materia tangibile che incanta, sorprende, meraviglia e conquista.

Dal 2010 a oggi, il progetto di Sonia ha coinvolto più di duemila creativi (artisti, designer e orafi) che hanno spinto la loro ricerca oltre i confini usuali, dimostrando come il valore di un materiale – e del gioiello contemporaneo – stia nella capacità di trasfigurare un’idea rendendola indossabile.

Ridefinire il Gioiello ha ben intercettato e al contempo ha stimolato il fermento creativo del gioiello contemporaneo dando vita a un circuito in continuo movimento: la manifestazione continua a porsi l’obiettivo di valorizzare e promuovere una nuova idea di monile, dando voce a molteplici ricerche stilistiche e materiche.

Come dicevo, terminata la fase di selezione, inizia adesso quella espositiva: dal 22 al 28 marzo 2017, la sesta edizione di Ridefinire il Gioiello è ospite presso lo Spazio Seicentro di Milano in via Savona 99.

Saranno presentati 41 gioielli inediti, progettati da artisti italiani e stranieri, e mi fa piacere segnalare che l’evento ha ricevuto il patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano e del Comune di Casalmaggiore. Leggi tutto

Ridefinire il Gioiello 2016 fa incontrare monili e libri

Leggere è un piacere che mi ha accompagnata costantemente, in ogni età e in ogni fase della mia esistenza.
In particolare, non posso né potrei pensare di rinunciare ai libri. Li considero cari, preziosissimi, insostituibili amici.
Devo anche confessare di amare la carta, infinitamente, amo il suo profumo e il rumore che produce: non potrei soppiantarla sebbene tablet e lettori vari mi affascinino e sebbene anch’io oggi ne faccia uso, come tutti.
Quando mi chiedono di elencare i miei libri preferiti, sono in difficoltà come un bambino al quale si chieda di scegliere tra mamma e babbo o come un genitore al quale si chieda di scegliere uno tra i propri figli: ogni libro che ho letto è stato unico e speciale, ognuno mi ha lasciato qualcosa. Molti sono legati a momenti particolari.
Ricordo, per esempio, con estremo affetto quelle che furono le mie prime letture di fanciulla: Cuore di Edmondo de Amicis, Piccole donne di Louisa May Alcott, i romanzi di Jules Verne che mi fecero innamorare della fantascienza.
Ricordo la sfida che mi pose la mia insegnante di letteratura in prima superiore: vedendo quanto fossi vorace e curiosa, mi consigliò Cent’anni di solitudine, il capolavoro del Premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez. Mi innamorai perdutamente di lui e da allora ho letto buona parte delle sue opere.

Non mi dilungo oltre su autori e titoli e aggiungo solo che, quand’ero in prima media, i miei genitori decisero di farmi l’abbonamento in biblioteca: costavo più in libri che non in qualsiasi altra cosa e il problema è che ogni nuovo volume mi bastava per pochi giorni soltanto.
Non vi dico l’emozione che provai quando un paio di anni dopo, non più paga della sola struttura di zona, conquistai la tessera della Sormani, la meravigliosa biblioteca centrale di Milano: ogni volta in cui entravo in quel luogo, avevo l’impressione di mettere piede in un sacro tempio, in un edificio di culto. In biblioteche e librerie non si celebra in fondo il culto di curiosità e conoscenza?

Immaginate, dunque, la mia gioia quando ho appreso che Ridefinire il Gioiello, concorso che seguo con grande entusiasmo, ha deciso di dedicare la nuova edizione proprio ai libri, fatto che permette di mettere insieme due mie enormi passioni, la lettura – appunto – e il gioiello nella sua interpretazione contemporanea.

Ridefinire il Gioiello è un progetto che ha l’obiettivo di diffondere e valorizzare una nuova estetica del gioiello tramite la ricerca di materiali innovativi e sperimentali: l’ideatrice è Sonia Patrizia Catena, laureata in moda con specializzazione in arte contemporanea.
Sonia ama creare interconnessioni fra queste discipline e organizza eventi culturali che mettono al centro i rapporti che ne nascono: la tesi in semiotica (la disciplina che studia i segni e il modo in cui questi abbiano un senso) le ha insegnato a guardare il mondo con un’altra prospettiva e proprio da lì, nel 2010, è nato il suo progetto.

Ridefinire il Gioiello 2016 chiede agli artisti di pensare e progettare un gioiello inteso come una storia, un racconto, la frase di un libro che li abbia colpiti, proprio come riassunto anche nella grafica qui sopra.

«Vi sono libri che rimangono nel cuore, altri che si adattano come una pelle alla nostra storia, ai nostri pensieri e alle nostre emozioni. Frasi, citazioni o paragrafi che ricordiamo o riscriviamo nelle pagine del nostro taccuino per non scordarle, per rileggerle, per averle con noi come indizi da seguire nei momenti di difficoltà. La scelta dei libri ci rappresenta, parla di noi e dei nostri gusti.»
Così recita il bando di concorso che formula un invito ben preciso.
Invita infatti a creare «gioielli che rappresentino immaginari, poesia, storie, racconti, favole, fiabe. Un gioiello ricco di contenuti e significati anche senza le parole. Un gioiello che si “legga” con la grammatica del visivo, del materiale, dei segni, delle tracce e impronte, mappe di luoghi interiori».

Oltre a condividere il bando, mi fa piacere sottolineare una bellissima novità di questa sesta edizione, ovvero l’entrata del Museo del Bijou di Casalmaggiore fra gli spazi ospitanti: nel mese di giugno 2017, il Museo aprirà le porte a Ridefinire il Gioiello andando ad accogliere una delle mostre collettive previste.
Il motivo per cui sottolineo tale nuova partnership è doppio: da una parte, c’è l’indiscusso prestigio del Museo, istituito nel 1986 e specializzato nella conservazione e valorizzazione di oggetti d’ornamento e accessori prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta del Novecento; dall’altra, c’è il mio amore per questo luogo che ho avuto il piacere di visitare e del quale ho parlato più volte anche qui nel blog.

Sono infine lieta di annunciare che, ancora una volta, offrirò il mio sostegno concreto a Sonia e al suo progetto: così com’è accaduto per le edizioni 2014 e 2015, anche quest’anno sono partner del concorso e attribuirò dunque un premio a un vincitore da me scelto, premio che consisterà in un articolo di approfondimento.

Non vedo l’ora di visionare i gioielli e ringrazio Sonia per la fiducia che mi accorda: sono orgogliosissima di poter essere partner di un progetto meraviglioso, condotto con professionalità e cuore, di un concorso che tanto riesce a fare allo scopo di dare voce e spazio al gioiello contemporaneo, per giunta con un approccio estremamente originale.

E per chi volesse partecipare, segnalo che le iscrizioni a Ridefinire il Gioiello 2016 sono aperte fino al 10 gennaio 2017.

Manu

 

Per prendere visione del bando completo di Ridefinire il Gioiello 2016 con condizioni e regole cliccate qui e potrete scaricare il documento in formato pdf
Qui trovate il sito, qui la pagina Facebook e qui Twitter

Io & Ridefinire il Gioiello:
Edizione 2015 – qui trovate il mio articolo su Loana Palmas, la mia prima premiata; qui quello su Alessandra Pasini, la mia seconda premiata; qui quello su Chiara Lucato, la mia terza premiata; qui trovate il mio articolo sulla serata di inaugurazione e qui quello sul bando di concorso. Qui, infine, trovate il mio articolo su un ulteriore incontro tenuto sempre nell’ambito delle tappe dell’edizione.
Edizione 2014 – qui trovate il mio articolo sulla manifestazione 2014; qui quello su Alessandra Vitali, la designer che ho scelto di premiare.

Il mio compleanno e la bellezza della gratitudine

E sono quattro.

Che cosa?

Con oggi, 26 novembre 2016, sono quattro i miei compleanni festeggiati attraverso A glittering woman, questo spazio web al quale tengo molto e che curo con grande passione, come se fosse una tenera piantina da fare crescere giorno dopo giorno.

Quindi, per prima cosa… tanti auguri a me 🙂 😆 🙂 😆

Sapete, riguardando i post degli anni passati, ho notato come ogni compleanno sia stato caratterizzato da un tema di fondo, da una sorta di leitmotiv.

Il primo anno è stato quello della gioia mista però a una vena di malinconia (lo stesso giorno è successo un fatto che mi ha rovinato la giornata); il secondo è stato invece l’anno della sindrome da pallina da flipper (quella che prende quando ci si sente un po’ sballottati come avviene, appunto, a una pallina intrappolata nel celebre gioco).

Il terzo, lo scorso, quello del 2015, è stato l’anno della teoria del kintsugi. Detta anche kintsukuroi, significa letteralmente riparare con l’oro ed è una pratica giapponese che consiste nel sistemare oggetti rotti attraverso l’uso di materiali preziosi: contiene – naturalmente – un messaggio intrinseco, ovvero che la vita consta non soltanto d’integrità, ma anche di rottura e che tale rottura va accolta come qualcosa che aggiunge bellezza.

Questo, invece, è solo e semplicemente l’anno della gratitudine. Leggi tutto

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